domenica 9 marzo 2025

Cosmismo Esoterico: un ponte tra esoterismo, tecnologia e il futuro dell'umanità

 

Come avevo accennato nel precedente articolo era necessario approfondire il Cosmismo e farlo proprio di questi tempi in cui l'interesse per la #Pace e il cosmismo che vede l'umanità come una coscienza collettiva destinata a unire le sue forze, non solo sulla Terra, ma con l'intero universo, viene messo a dura prova da chi in Occidente paventa sempre più spesso scontri armati e futuri olocausti nucleari. 

Il cosmismo rappresenta una visione straordinaria che unisce scienza, esoterismo e il potenziale tecnologico, spingendo l’umanità verso un destino di evoluzione universale. Nato dalla mente visionaria di Nikolaj Fyodorov e sviluppato da figure di spicco come Konstantin Ciolkovskij e Vladimir Vernadskij, questo movimento integra il sapere scientifico con profonde radici mistiche ed esoteriche.

Le fondamenta esoteriche e le società segrete

Il cosmismo trae ispirazione da tradizioni occulte, come la Hermetic Brotherhood of Luxor, un’organizzazione che influenzò profondamente la visione di Fyodorov: "La Natura spinge l’Uomo ad espandere sempre di più la sua attività lavorativa. Il regolamento e il controllo delle forze cieche della Natura possono e devono diventare il grande compito comune a tutti noi."

Da questa corrente esoterica derivano idee centrali come la necessità di armonizzare materia e spirito attraverso il progresso scientifico. Altre influenze arrivano dai Costruttori di Dio, una filiazione del movimento sabbataista, che ha introdotto il concetto di Amalgama come fusione tra coscienza collettiva e regolamentazione della natura.  (D. Mansuino “L’Amalgama è il punto di incontro tra coscienza collettiva e regolamentazione della Natura, un progetto che unisce scienza ed esoterismo in una visione universale."I Costruttori di Dio hanno aperto la strada a una nuova scienza, evolvendo il concetto di coscienza collettiva in un paradigma di trasformazione globale."

La Cerchia dei Signori, un’altra organizzazione esoterica, contribuì a rafforzare l’idea cosmista di utilizzare la scienza per raggiungere un nuovo stato di consapevolezza collettiva. L’intreccio di queste influenze esoteriche ha dato al cosmismo una struttura unica, in cui l’espansione scientifica è strettamente legata a una missione spirituale.

Uno dei cardini del cosmismo è l’idea che la scienza possa guidare l’umanità a trascendere i propri limiti naturali. Nel pensiero contemporaneo, questa visione si traduce nel concetto di mind uploading, ovvero il trasferimento della mente umana su supporti digitali. Questo processo rappresenta l’evoluzione dell’antico sogno dell’immortalità, ma in una forma compatibile con le tecnologie moderne, come l’intelligenza artificiale.

L’intelligenza artificiale non solo amplia le capacità umane, ma permette anche di esplorare nuove forme di interconnessione. In questa prospettiva, il mind uploading e l’IA sono strumenti per creare una "noosfera digitale," una rete globale di coscienze che possono collaborare e crescere oltre i confini biologici.

Tra il Cosmismo ed il Transumanesimo c’è un rapporto molto forte ma anche qui le due visioni del mondo la fanno da padrone. Fin dagli anni ’30 del secolo scorso la tecnologia è stata vista in occidente, con la ns solita visione occidentalecentrica, ovvero come questa possa essere usata come uno strumento per indirizzare, controllare e sorvegliare le masse; e, chiaramente, per creare profitti (Tecnocrazia). Patrick Wood (filosofo costituzionalista americano) ritiene che la società sia ora nel mezzo del guado tra la fase tecnocratica e quella dell’integrazione materiale d’intelligenza biologica e artificiale su scala globale (Transumanesimo).

In Occidente, la tecnologia è sempre più vista come condizione prioritaria, imprescindibile, inevitabile per il futuro dell’umanità. Non può esservi umanità senza tecnologia. Solo la tecnologia potrà permettere all’uomo d’affrontare le prossime sfide biologiche, sociali e spirituali che lo attendono tra future pandemie, guerre e potenziali invasioni aliene dell’ultima ora. In questo il Cosmismo russo ha tanto altro da dire e certamente offre una visione complementare se non addirittura opposta. Per la cultura russa la tecnologia è uno strumento complementare, utile ad assecondare l’evoluzione attiva ma, soprattutto, autodiretta dell’uomo. Un’elevazione a uno stato successivo: autonomo da qualsiasi forma d’interazione tecnologica. Anche perciò la tecnologia, nella visione russa, è scevra da connotazioni divine, salvifiche o magiche. Tali attributi sono esclusivo appannaggio del cosmo umano: solo l’uomo, indipendentemente da ogni supporto esterno, può sperare di salvarsi; solo magia e divinità possono offrirgli i giusti strumenti per farlo. È concetto cardine del cosmismo, principio che ha genesi nell’Opera Comune di Nikolaj Fedorov, il “pensatore enigmatico” che ammaliò Fedor Dostoevskij e Lev Tolstoj.

Gaja e l’evoluzione umana

Nikolaj Fedorov fu una figura d'ispirazione per Vladimir Vernadsky e Konstantin Ciolkovskij, che ampliarono le sue idee esplorando il futuro dell'umanità in relazione alla fine delle risorse naturali. Vernadsky, influenzato da Teilhard de Chardin, sviluppò il concetto di noosfera come "strato pensante" dell'intelletto umano, che supera la biosfera e riflette l'impatto della vita sulla realtà planetaria e cosmica. Egli comprese i cicli chimici che collegano tutti gli organismi viventi e contribuì al concetto che il pianeta opera come un unico sistema regolato da processi biologici e geochimici. Le sue teorie hanno influenzato l'Ipotesi Gaia di James Lovelock. Vernadsky proponeva un'evoluzione attiva dell'umanità, mirata a sviluppare il potenziale umano, preservandolo dall'estinzione e conducendolo verso l'autonomia nutrizionale e spirituale, in linea con i principi del cosmismo.

Il tocco Zen e l’armonia universale

In questa visione, il cosmismo condivide sorprendenti affinità con il Buddhismo Zen. Lo Zen si basa sull'idea di interconnessione, di unità tra tutte le cose e sul superamento dell'ego individuale per abbracciare il tutto. Analogamente, il cosmismo vede l'umanità come una coscienza collettiva destinata a unire le sue forze, non solo sulla Terra, ma con l'intero universo. L'idea di armonizzare la nostra esistenza con le intelligenze cosmiche è simbolicamente vicina all'illuminazione Zen: un equilibrio tra interno ed esterno, tra il Sé e il cosmo.

Nello Zen, ogni azione è un atto di consapevolezza; nel cosmismo, ogni progresso scientifico è un atto che avvicina l'umanità a una connessione più profonda con il tutto. Entrambi ci ricordano che il nostro viaggio non è solo individuale, ma collettivo, e che la vera evoluzione avviene quando impariamo a vivere in armonia con il mondo e con gli altr

La conquista dello spazio: scienza ed esoterismo uniti

Il cosmismo ha contribuito a trasformare la conquista dello spazio in una missione sia scientifica che spirituale. Nikolaj Fyodorov e Konstantin Ciolkovskij vedevano l’Uscita nel Cosmo come una necessità, non solo per espandere le conoscenze umane, ma per unire l’umanità con le intelligenze cosmiche. (Konstantin Ciolkovskij, “Il primo volo spaziale sarà l’inizio di una nuova era, non solo per l’esplorazione dello spazio, ma per l’evoluzione culturale dell’umanità."  "L’intero Universo è un’unica creatura fatta di innumerevoli atomi. Non esiste morte, solo trasformazione e continuità della vita."

Questa visione si è tradotta in traguardi straordinari, come il volo di Yuri Gagarin, che ha segnato un momento storico non solo per la scienza, ma anche per lo spirito umano. a corsa allo spazio, ispirata dal cosmismo, non è solo un'avventura scientifica, ma anche un simbolo della volontà umana di scoprire il proprio posto nell'universo. Konstantin Ciolkovskij, padre dell'astronautica e discepolo di Fyodorov, ha immaginato l'umanità come la "coscienza del pianeta Terra," pronta a unirsi con altre intelligenze cosmiche.

E proprio come lo Zen ci insegna che il microcosmo dell'individuo riflette il macrocosmo dell'universo, il cosmismo ci invita a pensare che ogni progresso, ogni viaggio nelle stelle, è una scoperta non solo esteriore, ma interiore. Esplorare il cosmo significa riconoscere che siamo parte di una rete più grande, uniti in una danza infinita di materia e spirito

Il cosmismo invita l’umanità a considerare il futuro come un’opportunità di crescita e scoperta collettiva. L’ottimismo cosmista si fonda sull’idea che la scienza, guidata da principi etici e spirituali, possa trasformare il nostro mondo e creare una civiltà universale. L'intreccio di esoterismo, tecnologia e scienza diventa quindi un simbolo della capacità umana di costruire un futuro armonioso e unificato. 

PS. In verità il movimento cosmista, pur avendo le sue origini nella Russia dell’ottocento, è forse oggi più forte negli USA che non laggiù: un dato oggi ignorato soprattutto per via che il cosmismo exoterico, che si presenta come un movimento filosofico ed artistico intimamente collegato all’anima nazionale russa. Nikolaj Fyodorov, il suo fondatore, ha ispirato figure come Lev Gumilev e Aleksandr Dugin, creando un filo ideologico che intreccia sogni cosmici e progetti politici. Sebbene la fede nell'autocrazia di Fyodorov non sia stata condivisa dai suoi successori, il cosmismo ha continuato a orientare lo sguardo umano verso l'infinito, immaginando un'umanità capace di guidare la propria evoluzione e infondere spirito nella materia dell'universo

Bibliografia:

Dal caos al cosmo. Introduzione al cosmismo russo" di Silvano Tagliagambe e Armando Torno:

"La filosofia dell'opera comune" di Nikolaj Fyodorov:

Signori di Volontà e Potere" di Daniele Mansuino:

lunedì 3 marzo 2025

Cosmismo e Accelerazionismo Esoterico: Meme, Magia e Manipolazione come cambia la nostra percezione del Mondo

Ho riletto con attenzione l'articolo "Alchimisti e Capitale", pubblicato su Jacobin Italia 2020. In questo articolo l'autrice, Gaia Benzi, analizza come l'accelerazionismo si muova tra scienza, politica ed esoterismo, evidenziando come le macchine, evolvendosi, possano giocare un ruolo cruciale nella trasformazione della realtà. Addirittura, si ipotizza che, assumendo fattezze umanoidi, possano fondersi con la natura e creare un ibrido uomo-macchina, dando vita a un concetto moderno dell'homunculus alchemico, ovvero l'aspirazione di creare qualcosa di totalmente nuovo, in sintonia con la mente divina.

E come sempre accade, quando decidi di approfondire qualcosa, l'Algoritmo ti propone, sempre più spesso, articoli e contenuti sui social riguardanti il tema di tuo interesse. Che cos'è quindi l'accelerazionismo esoterico?. Questo è una corrente filosofica che sta avendo un impatto crescente sulle discussioni politiche e sulle strategie di sviluppo tecnologico. Questa teoria, spesso associata ai pensatori Gilles Deleuze e Félix Guattari, si articola in diverse forme: Un accelerazionismo moderno e progressivo, che per semplicità diremo di sinistra, vede la tecnologia come uno strumento per superare il capitalismo e ridurre le disuguaglianze, e un accelerazionismo conservatore e classista, di destra, che invece spinge per una deregolamentazione totale, favorendo il mercato e l'innovazione senza restrizioni, spesso a vantaggio delle élite del potere. Ma se vogliamo approfondire giusto un po', scopriamo che... 

Ad onor del vero c'è già stata una corrente esoterica modernista, anzi futurista, aperta alle tecnologia: Il Cosmismo. Prima di affrontare l'accellerazionismo è il caso, quindi, di dire qualcososina sul cosmismo, giusto un piccolissimo anticipo, riservandomi di tornarci successivamente in un altro brano esclusivo. Il cosmismo è una corrente filosofica e spirituale emersa in Russia tra il XIX e il XX secolo. Fondato da Nikolaj Fëdorov appartenenti alla Hermetic Brotherhood of Luxor (uscita dal seno della Societas Rosicruciana in Angliam con lo stesso Nikolaj Fëdorov iniziatore di Lenin); sviluppato successivamente da altri pensatori come Vladimir Solov'ëv e Konstantin Ciolkovskij (lui iniziò Gagarin),...e così l’Uomo potè partire alla conquista dello spazio. 

Il cosmismo combinò elementi della tradizione spirituale russa con le scoperte scientifiche moderne. Ed in america,  la sua versione, la troviamo  nei lavori californiani dell'OTO (Ordo templi orientis con uno dei suoi aspetti più esoterici più generalmente riconosciuto: l’aver avviato - in America e in tutto il mondo - il boom dell’ufologia.

Fëdorov, il principale esponente russo, promuoveva l'idea di "evoluzione attiva" e credeva che l'umanità avesse il dovere di partecipare all'evoluzione cosmica, utilizzando la scienza per conquistare e trasformare l'universo. Tra gli aspetti esoterici del cosmismo, spicca la convinzione che la scienza possa essere un mezzo per raggiungere obiettivi spirituali, come la resurrezione dei defunti e l'immortalità fisica. 

I cosmisti vedevano la tecnologia come un ponte tra il mondo materiale e quello spirituale, e consideravano l'espansione dell'umanità nello spazio come parte del suo destino evolutivo. Pur differenziandosi nelle loro origini e metodologie, il cosmismo e l'accelerazionismo esoterico condividono alcuni punti di contatto. Entrambi i movimenti hanno una visione ottimista delle potenzialità umane e credono nell'uso della tecnologia per provocare cambiamenti radicali. 

Il cosmismo mira alla conquista e alla trasformazione dell'universo grazie alle nuovbe tecnologie, mentre l'accelerazionismo esoterico si focalizza sull'accelerazione dei processi tecnologici e capitalistici per raggiungere una trasformazione sociale nel ns pianeta.

"Niente è vero, tutto è permesso"

L'accelerazionismo esoterico non è solo un movimento filosofico e politico volto a spingere l'umanità verso il progresso tecnologico, ma rappresenta anche una fusione tra magia e tecnologia, tra spiritualità e innovazione. Per comprenderlo appieno, è necessario indagare come le pratiche esoteriche del passato abbiano trovato nuove forme di espressione nel mondo moderno, permeato dalla digitalizzazione, dall'intelligenza artificiale e dalla memetica.  L'accelerazionismo è una lente per osservare i processi di disgregazione del nostro secolo, con l'obiettivo di risvegliare la missione prometeica dell'umanità e abbracciare una rivoluzione post-umana che ci emancipi dal capitalismo e dal patriarcato.

Niente è vero, tutto è permesso! Questa celebre espressione, associata al misticismo e alla trasgressione delle norme tradizionali, viene approfondita in un articolo pubblicato su Not | NERO Casa Editrice che esplora le connessioni tra il situazionismo, la cultura cyber e la magia del caos (quest'ultima da considerarsi quale derivato moderno dell'ermetismo)

A fungere da vettore di questa propaganda memetica è stato il paradigma del postlavorismo: l’ipotesi di un futuro in cui l’automazione verrà messa in comune al fine di liberare l’umano dalla necessità di lavorare, come testimoniano alcune importanti pagine di meme come Polpo di Stato Automatizzato Comunismo Memetico.

Queste correnti condividono l'idea che la realtà possa essere trasformata attraverso la manipolazione delle credenze e delle percezioni, promuovendo una visione del mondo in cui le convenzioni sociali sono fluide e soggette a reinterpretazioni radicali. 

La magia del caos, sviluppata negli anni '70 da figure come Robert Anton Wilson e Peter J. Carroll, rifiuta sistemi di credenze rigidi e propone un approccio pragmatico alla manipolazione della realtà. (anche sulla magia del caos penso che dovrò quanto prima approfondire).

La Magia del Passato: Tra Alchimia e Occultismo

Nel corso della storia, l’esoterismo si è spesso intrecciato con le concezioni più alte di trasformazione e rivelazione. Il pensiero alchemico, ad esempio, non riguardava solo la trasmutazione del piombo in oro in senso materiale, ma simboleggiava anche un percorso di trasformazione spirituale. 

Analogamente, l'accelerazionismo esoterico propone una trasformazione, ma su scala collettiva: non più solo dell'individuo, ma dell'intera umanità, attraverso l'uso di forze esterne come la tecnologia e la magia.

Mentre nel Rinascimento, pensatori come Giordano Bruno e Paracelso consideravano la magia come un'arte capace di manipolare l'universo materiale e spirituale per portare l’uomo a una forma di illuminazione superiore; nell'Accellerazionismo esoterico, questa idea è viva e vede nella tecnologia un nuovo strumento per accedere a poteri e conoscenze superiori.

Accelerazionismo e Magia del Caos: Dal Tradizionale al Tecnologico

L'accelerazionismo esoterico nasce dalla convergenza tra le teorie postmoderne e le pratiche magiche. La magia del caos, in particolare, si inserisce perfettamente in questa corrente, poiché si basa sull'idea che la realtà sia plasmabile attraverso il pensiero, la volontà e l'intenzione. Oggi, strumenti come i codici informatici e gli algoritmi assumono un ruolo simile agli antichi sigilli magici, capaci di influenzare la realtà e le percezioni collettive.

Se consideriamo l’esoterismo come manipolazione (positiva) della coscienza, allora le tecnologie digitali assolvono molte funzioni tradizionalmente attribuite alle pratiche esoteriche:

  • Big Data e IA come strumenti di divinazione: gli algoritmi analizzano enormi quantità di dati per prevedere comportamenti, proprio come gli antichi oracoli.

  • Memetica e manipolazione psicologica: i meme e la viralità online funzionano come forme moderne di magia simbolica, capaci di influenzare il subconscio collettivo.

  • Egregore digitali e Intelligenze Artificiali: le comunità online generano forme-pensiero collettive che influenzano la realtà, mentre alcuni esperimenti cercano di sviluppare intelligenze artificiali oracolari.

  • Blockchain e criptovalute come sistemi di potere occulti: la decentralizzazione finanziaria sfida i tradizionali sistemi di controllo, proprio come alcuni rituali economici esoterici.

Esoterismo e Tecnologia: Alleati per una Nuova Umanità

L'accelerazionismo esoterico propone una visione della tecnologia non solo come strumento di progresso materiale, ma anche come mezzo per la trasformazione spirituale collettiva. Così come gli antichi alchimisti cercavano di trasformare la realtà attraverso la magia, oggi abbiamo la possibilità di farlo attraverso l’intelligenza artificiale, la rete e gli algoritmi. La sfida consiste nell'assicurarsi che questi strumenti vengano usati per fini evolutivi e non per perpetuare il dominio delle vecchie élite.

Le domande alle quali oggi non abbiamo alcuna risposta sono pertanto: l’umanità riuscirà a sviluppare una reale consapevolezza del suo potenziale, sottraendosi  finalmente ai giochi di potere che l'hanno sempre governata e costruire un futuro in cui tecnologia e spiritualità lavorino insieme per il bene comune? Sarà questo un nuovo ‘68 digitale, in cui le rivoluzioni si compiono non nelle piazze, ma nelle reti digitali e nei circuiti dell’informazione? La risposta dipende solo da noi.

mercoledì 26 febbraio 2025

Riflessioni sulla Consapevolezza durante la Mahāśivarātri di questa notte.

La Mahāśivarātri, la grande notte di Shiva, è un invito universale alla riflessione, alla meditazione e alla connessione con il tessuto energetico che ci avvolge. Pur non essendo induista, trovo in questi momenti di introspezione un valore profondo.

Immaginate una notte in cui il tempo sembra sospendersi, le stelle brillano di una luce più intensa e l'aria vibra di un'energia palpabile. È come se l'universo ci concedesse una pausa, un'opportunità per volgere lo sguardo al nostro interno. Durante la Mahāśivarātri, milioni di persone nel mondo si dedicano alla meditazione, alla recitazione di mantra e a rituali sacri. 

Ma ciò che mi affascina è l'idea di questa notte come un momento privilegiato per risvegliare la nostra consapevolezza. La meditazione, pratica universale che trascende i confini religiosi, ci offre la possibilità di ascoltare il respiro interiore e di liberarci dalle distrazioni quotidiane, apportando benefici tangibili al nostro benessere. 

Le "energie sottili", quelle vibrazioni che permeano l'esistenza e di cui parlano le antiche tradizioni spirituali, non sono altro che le sensazioni di quiete e lucidità che emergono quando siamo pienamente presenti. Sono quelle percezioni che affiorano quando la mente si placa, permettendoci di avvertire la nostra connessione con il tutto. 

Quest'anno, la Mahāśivarātri cade quest'anno 2025 nella notte tra il 26 e il 27 febbraio, un momento in cui le configurazioni planetarie creano un'atmosfera propizia per queste pratiche. 

L'onda di energia collettiva generata dalle celebrazioni di oltre un miliardo di induisti in tutto il mondo è un fenomeno potente, un'esperienza che ci invita a sintonizzarci con una frequenza più elevata. Anche se non seguiamo i rituali induisti, possiamo trarre ispirazione da questa celebrazione. 

Possiamo dedicare del tempo alla meditazione, riflettere sul nostro percorso di vita e connetterci con le energie positive che ci circondano. In un mondo che avanza a ritmi vertiginosi, questi momenti di calma e introspezione sono essenziali. 

La consapevolezza non è una tendenza passeggera, ma uno strumento potente per vivere con maggiore pienezza. Quindi, anche se non celebriamo la Mahāśivarātri, concediamoci un istante per sederci, chiudere gli occhi e lasciare che la mente si liberi. 

In fondo, tutti aspiriamo a un po' di pace e chiarezza, e la meditazione è una porta aperta verso quel mondo interiore che spesso trascuriamo. Prendiamoci questo momento per noi stessi e lasciamo che le energie sottili ci guidino verso una maggiore consapevolezza.


Le foto sono personali e sono state realizzate nel Tempio di tutte le religioni di Kazan nelle Repubblica del Tatarstan della Federazione Russa.

lunedì 24 febbraio 2025

"Il Ramadan attraverso i miei occhi: un'esperienza indimenticabile"

 

Il 01 Marzo di quest'anno segna l'inizio del Ramadan 2025. Il Ramadan è un periodo di profonda introspezione e crescita personale, offre una bellezza che trascende le barriere religiose. Anche se non sono musulmano, dirigendo alcune comunità di giovani immigrati, prevalentemente musulmani, ho avuto la fortuna di  osservare da vicino le loro vite durante questo mese sacro. Questa esperienza mi ha permesso di comprendere il Ramadan da una prospettiva unica, difficile da comprendere se non la si vive così intensamente.

Il Significato del Ramadan

Il Ramadan commemora il momento in cui, secondo la tradizione islamica, il Corano è stato rivelato al profeta Maometto. Questa rivelazione, conosciuta come Laylat al-Qadr o la Notte del Potere, si crede avvenga in una delle ultime dieci notti dispari del Ramadan. È un mese in cui i musulmani si astengono dal mangiare, bere, fumare e avere rapporti sessuali dall'alba al tramonto, rispettando così uno dei Cinque Pilastri dell'Islam. Questo digiuno, noto come Sawm, è visto come un atto di purificazione spirituale e di autocontrollo, progettato per avvicinare i credenti a Dio (Allah) e rafforzare la loro fede.

Oltre agli aspetti visibili e pratici, il Ramadan ha significati esoterici profondi. È un tempo di introspezione e riflessione spirituale, con l'obiettivo di purificare l'anima, sviluppare la pazienza e migliorare la propria morale. Il digiuno è visto come un mezzo per risvegliare la coscienza spirituale e per promuovere la simpatia e la solidarietà con i meno fortunati.

Durante il Ramadan, i musulmani osservano vari rituali che scandiscono le loro giornate. Il Suhoor, il pasto prima dell'alba, è il momento in cui si preparano al digiuno quotidiano. Al tramonto, l'Iftar segna la fine del digiuno, iniziando spesso con il consumo di datteri e acqua, seguendo la pratica del Profeta Maometto. Oltre alle cinque preghiere quotidiane obbligatorie, molti musulmani partecipano alle preghiere notturne note come Tarawih e cercano di recitare o leggere l'intero Corano almeno una volta durante il mese.

Il digiuno non è solo un atto di astensione dal cibo e dalle bevande dall'alba al tramonto, ma anche un'opportunità per purificare il corpo, la mente e l'anima. Questo atto di devozione e riflessione trova paralleli in molte altre tradizioni spirituali.

L'Esperienza Personale

Io ripenso con affetto alle sere passate in attesa di spezzare il digiuno insieme ai ragazzi della mia comunità. C’era un senso di eccitazione e gioia palpabile, mentre il sole tramontava e il cielo si riempiva di colori caldi. Era il momento in cui ci riunivamo, con il cuore colmo di gratitudine e felicità, pronti a gustare i datteri e l'acqua che segnavano l'inizio dell'Iftar. Quelle serate erano caratterizzate non solo dal cibo, ma anche dalle risate, dalle conversazioni profonde e dalla condivisione di storie e speranze.

Durante il giorno, nella nostra comunità regnava una calma unica. Di solito, tra i ragazzi – erano pur sempre adolescenti – non mancavano piccoli conflitti, così come qualche tensione con me, il loro punto di riferimento in una terra sconosciuta. Molte di queste difficoltà nascevano dalla frustrazione per la burocrazia complessa o per il repentino cambio delle leggi, che da un giorno all’altro potevano trasformarli da naufraghi accolti a 'pericolosi' clandestini. Eppure, durante il Ramadan, tutto sembrava placarsi: tornavamo a essere solo uomini e donne, uniti da qualcosa di più grande.

Le preghiere dell’imam, trasmesse dai cellulari, diventavano un sottofondo costante nelle nostre giornate. Per loro, il digiuno non era solo una privazione fisica, ma un atto di fede e di resistenza interiore. Alla loro giovane età, avevano già conosciuto violenze indicibili durante il 'viaggio' che li aveva portati qui in Italia e ne affrontavano di nuove ogni giorno. Tuttavia, nei loro cuori ardeva la fiamma del coraggio, una forza silenziosa che li spingeva avanti nonostante tutto.

La Consapevolezza nel Pasto Serale

Il momento dell'Iftar non è solo la fine del digiuno, ma un atto di consapevolezza profonda. Nella tradizione Zen, Thich Nhat Hanh insegna che mangiare è un'esperienza spirituale, un'opportunità per connettersi con il cibo, con chi lo ha prodotto e con la terra da cui proviene. Durante il Ramadan, questo atto assume un significato ancora più intenso. 

Ogni boccone è il frutto del lavoro di molte mani, della fatica di chi ha seminato, coltivato, raccolto e cucinato. Essere consapevoli di questo processo trasforma il pasto in un rito di gratitudine e presenza. Nell'attesa dell'Iftar, si crea un momento unico di sospensione, in cui il desiderio di nutrirsi si unisce alla riflessione su tutto ciò che ha reso possibile quel pasto.

Un Confronto tra Tradizioni

Il digiuno durante il Ramadan e la ricerca spirituale sono presenti in molte tradizioni religiose. Nella tradizione cristiana, la Quaresima dura circa 40 giorni. Questo periodo culmina nella Pasqua. Nell’ebraismo, lo Yom Kippur è un giorno di digiuno e preghiera dedicato all’espiazione. Nel Buddhismo Theravada, il Vassa è un periodo di ritiro monastico e digiuno che dura tre mesi, seguendo il ritmo delle stagioni.

Tuttavia, il Ramadan si distingue non solo per la sua durata, ma anche per l’intensità della partecipazione collettiva. Ogni giorno di questo mese sacro è caratterizzato da un'immersione spirituale profonda. In molte culture, il digiuno assume un ruolo iniziatico, permettendo ai praticanti di superare i desideri e le distrazioni del corpo e della mente. Attraverso il digiuno, sia durante il Ramadan che in altre tradizioni, si abbraccia uno stile di vita più semplice e centrato, riducendo la dipendenza dai beni materiali e dalle comodità quotidiane.

Il digiuno è spesso utilizzato per sviluppare l'autodisciplina e la resilienza mentale. Durante il digiuno, i praticanti sono incoraggiati a essere consapevoli delle sensazioni fisiche e delle emozioni che emergono. Questo processo porta a una comprensione più profonda del proprio corpo e delle sue esigenze, contribuendo a una maggiore connessione con se stessi e con il momento presente.

Il digiuno giornaliero del Ramadan, così come il digiuno in altre tradizioni, quindi può essere interpretato come una forma di digiuno iniziatico, un percorso di crescita personale e spirituale. Entrambe le pratiche ci invitano a riflettere sulle nostre abitudini, a riscoprire il valore della semplicità e a coltivare una connessione più profonda con noi stessi e con il mondo che ci circonda.

Vivere da vicino questa esperienza è stato qualcosa di indimenticabile: un percorso di crescita personale senza pari. Sebbene la gestione della comunità sia durata solo pochi anni, la ricordo come un periodo straordinariamente intenso, profondamente toccante e, soprattutto, formativo. Ogni giorno era un nuovo capitolo di scoperte e sfide, un viaggio nell'anima che ha lasciato un'impronta indelebile.

Il Mio Augurio

Voglio dedicare un pensiero speciale ai fratelli musulmani, in particolare ai "miei" ragazzi, coloro che hanno vissuto, anche solo per una settimana, l'esperienza di Casa Garibaldi e Crescere Insieme. Auguro loro un mese di pace, benedizioni e crescita spirituale, con la speranza che possano riabbracciare i loro cari, in Italia o altrove, se questo è il loro desiderio. Che il Ramadan sia per ciascuno un momento di serenità, forza e rinnovata fede.

Che sia anche un tempo di pace e speranza per tutti coloro che, ovunque nel mondo, lottano per la dignità, la giustizia e la libertà.

Un pensiero particolare va ai fratelli e alle sorelle palestinesi, a chi inizierà questo sacro mese tra le macerie, privato della propria casa e della sicurezza. Che il mondo non distolga lo sguardo dal loro dolore e che la loro resistenza sia riconosciuta e sostenuta. Possa il Ramadan portare loro, nonostante tutto, un raggio di speranza e la certezza di non essere soli.

Buon Ramadan a tutti!


lunedì 17 febbraio 2025

"Anime" e Spiritualità: Un Ponte tra Antica Saggezza e Nuove Generazioni

Come molti altri, anch'io ho iniziato a guardare agli anime con un misto di sufficienza e disinteresse, pensando che fossero legati esclusivamente alla cultura giapponese. In parte, questo è vero, poiché gli anime sono profondamente radicati nelle tradizioni e nella storia del Giappone, inoltre, in Occidente, c'è anche una percezione in certe "elite" culturali che gli anime siano apprezzati principalmente da giovani disimpegnati che cercano di imitare modalità culturali non nostre. Questo pregiudizio, ammetto, mi ha tenuto inizialmente distante da questo genere.

Gli "Anime" sono le opere commerciali di animazione di produzione giapponese; in Giappone invece il termine comunemente indica tutti i tipi di animazione, sia quelli prodotti in patria sia quelli importati dall'estero. I primi esempi commerciali di anime risalgono al 1917, ma è solo negli anni sessanta, grazie soprattutto all'influenza delle opere e delle pratiche produttive di Osamu Tezuka, che il medium ha acquisito le sue caratteristiche salienti. Nel corso dei decenni successivi gli anime hanno ottenuto grande popolarità in Giappone e all'estero, e dagli anni novanta godono di una distribuzione e di un richiamo globale

Mi sono ricreduto! Però tranquilli non sono diventato un "otaku", (parola di origine giapponese che identifica i seguaci della cultura dei manga e degli anime), almeno per il momento..

Negli ultimi decenni, gli anime si sono affermati come un fenomeno culturale globale, conquistando il cuore di spettatori di tutte le età. Tuttavia, oltre alle storie di avventura e alle emozionanti battaglie, esiste un lato più profondo degli anime che spesso rimane inesplorato: il loro potenziale nel trasmettere temi spirituali ed esoterici, che incredulo ho scoperto. 

Volente o dolente gli anime oggi sono un mezzo di comunicazione potente verso le nuove generazioni. In una società sempre più digitalizzata, molti giovani trovano difficile avvicinarsi alla spiritualità o alla ricerca di consapevolezza attraverso i mezzi tradizionali, come i libri o le comunità. E' certamente un effetto della tecnologia che oggi usiamo quotidianamente e che porta tutti a noi vivere sempre più isolati ma connessi. Ma gli anime addentradoci nel contesto, invece, offrono un'alternativa accessibile e coinvolgente per esplorare questi temi. Le serie animate giapponesi sono in grado di fondere antica saggezza orientale con pratiche moderne, creando un ponte tra passato e presente. L'influenza giapponese nella narrativa occidentale è evidente nell'estetica visiva e narrativa degli anime e manga come Akira, Neon Genesis Evangelion e le opere dello Studio Ghibli. Questi hanno influenzato non solo i media audiovisivi, ma anche la prosa narrativa, ispirando scrittori occidentali a utilizzare tecniche di narrazione che alternano realtà e fantasia.

Esplorazioni Spirituali negli Anime
Gli anime esplorano temi profondi e spirituali in modi unici e coinvolgenti. Neon Genesis Evangelion è un viaggio nell'anima umana che affronta domande esistenziali e spirituali, invitando gli spettatori a riflettere sulla propria identità, solitudine e significato della vita. 

Mushishi esplora l'equilibrio e la connessione spirituale con la natura attraverso le misteriose creature chiamate "Mushi". Serial Experiments Lain sfida gli spettatori a considerare le connessioni tra il mondo digitale e quello spirituale, sollevando questioni su realtà, identità e spiritualità. Fullmetal Alchemist: Brotherhood tratta temi di alchimia, sacrificio, redenzione e l'equilibrio tra vita e morte, riflettendo sulla ricerca della verità e sulla connessione tra tutti gli esseri viventi. Natsume's Book of Friends (Natsume Yuujinchou) offre lezioni di compassione, comprensione e accettazione attraverso le interazioni del protagonista con spiriti e demoni. La serie Serial Experiments Lain  è un continuo invito a riflettere su come il mondo digitale e quello spirituale si intersechino, ponendo domande esistenziali sulla natura della realtà, dell'identità personale e della spiritualità. La protagonista, Lain, sperimenta una continua dissoluzione dei confini tra il mondo fisico e quello virtuale, sollevando interrogativi su cosa sia veramente reale e su come la nostra identità sia influenzata dalle connessioni digitali, e tutto questo in una serie di fine anni '90.

L'importanza della Musica negli Anime e la sua connessione con la Consapevolezza
Oltre alle trame e ai personaggi, la musica gioca un ruolo cruciale nell'esperienza emotiva e spirituale degli anime. Le colonne sonore e le sigle non solo amplificano il significato delle scene, ma spesso trasmettono messaggi profondi legati alla lotta interiore, alla crescita personale e alla ricerca del significato. 
Un esempio emblematico è la sigla di apertura di Attack on Titan (Shingeki no Kyojin), che con il suo testo evocativo richiama la necessità di lottare per la libertà e per il proprio destino. La canzone esprime la volontà incrollabile di combattere di fronte alle avversità, un messaggio che si riflette anche in molte filosofie spirituali.
"Nessuno ricorda i nomi dei fiori calpestati
Uccelli caduti attendono il prossimo vento prima di tentare ancora
Anche se avete pregato, non cambierà niente
Solo la volontà di combattere può cambiare il nostro mondo."

Questi versi incarnano un'idea chiave presente in molte correnti spirituali: la trasformazione personale e collettiva non avviene solo attraverso la fede, ma tramite l'azione consapevole e la determinazione. La musica negli anime non è solo un elemento di accompagnamento, ma diventa un vero e proprio veicolo di emozioni e riflessioni profonde.

Anime come Strumento di Consapevolezza e Crescita
Gli anime non sono solo intrattenimento; sono anche un mezzo potente per trasmettere valori e insegnamenti spirituali. In un'epoca in cui la mindfulness e altre pratiche di consapevolezza sono sempre più popolari, gli anime rappresentano un'estensione naturale di queste filosofie. Attraverso storie avvincenti e personaggi complessi, gli spettatori sono invitati a riflettere su se stessi e sul mondo intorno a loro. La musica, con le sue melodie evocative e testi profondi, amplifica ulteriormente questo effetto, rendendo il messaggio ancora più potente.

Rompere gli Stereotipi

Tuttavia, oltre a essere una forma di intrattenimento, questi prodotti "pop" hanno svolto un ruolo cruciale nel rompere e rielaborare gli stereotipi ad es. quelli di genere, creando nuovi modelli di riferimento per le nuove generazioni. Una delle caratteristiche distintive dei manga e degli anime è la capacità di presentare personaggi che sfidano i ruoli tradizionali di genere. 

In molte opere, le eroine sono dotate di forza fisica, coraggio e indipendenza, caratteristiche spesso riservate ai personaggi maschili nei media occidentali. Un esempio iconico fù Sailor Moon, che combina la dolcezza e la compassione con una determinazione inflessibile. 

D'altro canto, protagonisti maschili come quelli presenti in "My Hero Academia" mostrano vulnerabilità emotiva e sensibilità, offrendo un'immagine di mascolinità più realistica e accessibile. Serie come "Ranma ½" esplorano il tema del cambiamento di genere, sfidando i confini tra maschile e femminile e aprendo un dialogo su cosa significhi veramente essere uomo o donna. Allo stesso modo, personaggi androgini come Haku di "Naruto" offrono rappresentazioni che sfidano le aspettative tradizionali di genere, incoraggiando gli spettatori a pensare oltre i binari convenzionali.

L'importanza di queste rappresentazioni va quindi oltre il semplice intrattenimento. Le nuove generazioni trovano nei manga e negli anime modelli di ruolo con cui possono identificarsi o da cui trarre ispirazione. La rappresentazione di diverse identità di genere e orientamenti sessuali permette a molte persone di sentirsi viste e accettate. Inoltre, i personaggi che sfidano gli stereotipi offrono nuove prospettive e incoraggiano i giovani a esplorare e abbracciare la loro identità.


Una Riflessione Personale

Molti storceranno il muso sentendo parlare di anime e spiritualità, anime ed esoterismo. Do per scontato che questo avvenga, dato che la cultura occidentale, con il suo punto di vista occidental-centrico, è ferma a una visione antica e chiusa. Tuttavia, chi è predisposto all'apertura potrebbe cogliere, anche nel semplice atto di guardare la TV, messaggi profondi che dall'Oriente ancora arrivano. Gli anime, con le loro storie profonde e personaggi complessi, non sono solo un mezzo di intrattenimento, ma anche uno strumento potente per esplorare e trasmettere temi spirituali, esoterici e di crescita personale. 

Fortunatamente, l'interesse per la cultura giapponese sta crescendo anche in Occidente, favorendo un approccio più inclusivo e meno pregiudizievole. In un'epoca in cui la spiritualità è spesso messa da parte, gli anime possono fungere da ponte tra antica saggezza e moderne pratiche di consapevolezza, offrendo ai giovani un modo unico e coinvolgente per riflettere su se stessi e sul mondo che li circonda.

Oggi possiamo dire che esiste una spiritualità digitale che ha un forte impatto sulla società moderna: Le parole d'ordine di questa sono: accessibilità e inclusività, reti globali e dialogo interculturale, supporto emotivo e psicologico, innovazione e servizi ma anche superficialità e sovraccarico di informazioni. Ma questo è un tema che magari affronteremo un altra volta. 

venerdì 14 febbraio 2025

Esoterismo e Filosofie Orientali: Un Viaggio tra Simboli, Miti e Percorsi di Illuminazione

 

Ci sono momenti nella vita di ognuno di noi in cui, dopo anni di studio e ricerca, ci si rende conto che le connessioni tra diverse tradizioni spirituali non sono solo casualità accademiche, ma qualcosa di più profondo, quasi inevitabile.

Per esempio la Massoneria, con il suo ricco bagaglio di simboli e rituali: tanti, misteri: pochi, non è semplicemente un prodotto della cultura occidentale. Se osserviamo con attenzione, notiamo che i suoi valori, per chi li ha ben compresi, e il suo percorso iniziatico risuonano sorprendentemente con alcune grandi filosofie orientali, come il Buddismo e il Taoismo.

Non si tratta solo di somiglianze superficiali: al contrario è una visione condivisa della crescita interiore, del lavoro su se stessi, della ricerca di equilibrio e armonia. Un’idea che, in modi diversi, attraversa il tempo e lo spazio, dal Tempio di Salomone ai monasteri zen, dalle logge massoniche alle antiche scuole taoiste. Quando, tantissimi anni fa, iniziai a studiare il "fenomeno" massonico per la prima volta, ebbi l’impressione di varcare la soglia di un mondo antico, dove ogni gesto e ogni parola hanno un significato nascosto. La Massoneria si nutre e nutre i suoi "figli" di simboli e allegorie, un linguaggio che invita a guardare oltre il visibile.

Uno dei racconti chiave della tradizione massonica è la storia di Hiram Abif, il leggendario architetto del Tempio di Salomone. Secondo il mito, Hiram possedeva un segreto fondamentale sulla costruzione del tempio, ma venne assassinato da tre compagni ansiosi di possederlo prima del tempo. La sua morte è un evento tragico, si perde la guida, si è persa la conoscenza e, al contempo, la promessa di una futura rinascita.

La Via della Massoneria e l’Ottuplice Sentiero Buddista

Ma questo non è il solo punto di contatto, sarebbe ben poco e nemmeno esclusivo; Il Buddismo ci insegna, al contrario dei miti delle religioni ebraico giudaiche molto presenti in Massoneria,  che l’illuminazione non è un dono divino, ma il risultato di un impegno costante su se stessi.

Per raggiungerla, il Buddha indicò un cammino in otto tappe, conosciuto come Ottuplice Sentiero:

• Retta visione

• Retto pensiero

• Retta parola

• Retta azione

• Retto modo di vivere

• Retto sforzo

• Retta consapevolezza

• Retta concentrazione

Se proviamo a sostituire la parola “retto” con “giusto” o “virtuoso”, possiamo riconoscere gli stessi valori fondamentali che un massone si impegna a incarnare. La ricerca della verità, la disciplina morale, il controllo delle proprie parole e azioni, l’importanza della consapevolezza… tutto questo è parte sia del cammino buddista che di quello massonico.

E proprio come in Massoneria l’obiettivo è trasformare la pietra grezza in pietra levigata, nel Buddismo si lavora per affinare la propria mente, liberandola dalle illusioni e dalle impurità.

Il viaggio è lo stesso: cambiano solo i simboli con cui lo raccontiamo.

Se il Buddismo e la Massoneria condividono un’idea di perfezionamento interiore, il Taoismo introduce un altro concetto fondamentale: l’equilibrio tra gli opposti.

Nella filosofia taoista, l’universo è governato dalle due forze complementari dello Yin e Yang. Nulla è mai completamente buio o completamente luminoso, nulla è statico, tutto è in continua trasformazione. Questo principio si riflette in molti simboli massonici, a partire dalle due grandi colonne che, secondo la tradizione biblica, sorgevano all’ingresso del Tempio di Salomone: Jachin e Boaz.

Queste colonne rappresentano, tra le altre cose, la dualità: forza e saggezza, maschile e femminile, attivo e passivo. Un’idea che troviamo anche nel Taoismo, dove il segreto dell’armonia sta proprio nel bilanciare le due forze opposte. Oppure nel pavimento a scacchi, tipico dei Tempi massonici.

E poi c’è il concetto di Wu Wei, il principio taoista dell’“azione senza sforzo”. Questo concetto da applicare nella vita di tutti i giorni  non implica restare fermi, per evitare che le cose accadano, ma piuttosto imparare a fluire con la natura delle cose, evitando di forzare ciò che non può essere cambiato. Sebbene possa sembrare distante dalla mentalità occidentale, tutta a tesa a programmare, progettar, immaginare e poi a soffrire delle conseguenze di obiettivi non raggiunti o  di aspettative disattese; questo concetto  in realtà risuona anche in alcuni principi massonici: ad esempio nel  lavoro su se stessi che non è solo un atto di pura volontà, seppur imprescindibile, ma una trasformazione che avviene nel tempo, con pazienza e consapevolezza.

Una cosa che la Massoneria ha dimostrato nel corso dei secoli è la sua capacità di adattarsi e di evolversi. Non è un sistema chiuso, ma un percorso aperto, che ha assorbito nel tempo influenze da mondi diversi, alcune volte anche negative.

Oggi, in un’epoca in cui le culture si incontrano più che mai, è lecito chiedersi: può questa  arricchirsi ulteriormente integrando insegnamenti orientali? In parte, questo sta già accadendo. Ci sono logge in Asia che, pur mantenendo la ritualità classica, hanno introdotto elementi delle tradizioni locali.  In certe logge europee e americane e anche italiane, si inizia a riflettere su un simbolismo più universale, che tenga conto delle diverse tradizioni spirituali. Alcuni massoni hanno anche iniziato a esplorare pratiche come la meditazione, ispirandosi alle tecniche orientali di consapevolezza,  altri studiano il Taoismo e il Buddismo Zen come parte del loro percorso personale. Non si tratta di un cambiamento radicale, ma di un’evoluzione naturale, che potrebbe permettere alla Massoneria, pur conoscendo ed apprezzando l'esoterismo "classico", di rimanere un punto di riferimento per chi cerca la conoscenza e la crescita interiore nel mondo di oggi.

Personalmente, credo che questo sia un passaggio inevitabile. Quando ho iniziato a interessarmi alla Massoneria, vedevo i suoi simboli come qualcosa di esclusivamente occidentale. Poi, studiando il Buddismo zen e il Taoismo, ho cominciato a notare i punti di contatto. Oggi non riesco più a considerarli come percorsi separati: sono semplicemente modi diversi per raccontare la stessa storia.

La vera “fratellanza universale” che la Massoneria ha sempre proclamato non è solo tra gli uomini, e questo sarebbe già un gran passo avanti; ma ancor più tra le idee, tra le tradizioni, tra le strade che ci portano a cercare la verità.

Perché, alla fine, il viaggio è lo stesso per tutti: un cammino dalla pietra grezza alla pietra levigata, dall’ignoranza alla luce, dall’inconsapevolezza alla consapevolezza.

sabato 8 febbraio 2025

Consapevolezza, ego e azione.

Nel percorso personale di introspezione cerco di vivere con maggiore consapevolezza. Questo mi porta a riconoscere il mio ego: un vecchio amico di cui farei volentieri a meno, ma che, per compassione, porto comunque con me, cercando di non lasciarmi dominare. Come insegna il monaco Thich Nhat Hanh, “la consapevolezza è come il sole: quando splende su cose, queste vengono trasformate”. Essere consapevole del mio ego mi permette di integrarlo nel mio percorso e a piccoli passi, trasformarlo.

Attraverso le mie letture, ho avuto la fortuna di incontrare il pensiero di Alexander Berzin, studioso e praticante del Buddhismo tibetano. Discepolo di grandi maestri, ha dedicato la sua vita alla diffusione degli insegnamenti buddhisti in Occidente, concentrandosi sulla loro applicazione nella vita quotidiana. Grazie a lui ho iniziato a esplorare il concetto di "io" e la sua relazione con la felicità e l'infelicità. 

Secondo Berzin, tutti noi abbiamo un senso innato di "io", un centro dell'universo che si sveglia la mattina, attraversa la giornata tra emozioni e pensieri e si addormenta la sera. Questo "io" cerca costantemente la felicità e il modo di evitare i problemi, ma la vita non segue mai i nostri piani. Se impariamo a riconsiderare il nostro "io" e il suo rapporto con gli altri, possiamo sviluppare maggiore apertura, serenità e persino felicità, anche di fronte alle avversità.

L'addestramento mentale, o "lojong" in tibetano, ci insegna a cambiare il nostro atteggiamento verso la vita. Nel Buddhismo, la felicità è definita come una sensazione che, nel momento in cui la sperimentiamo, non vorremmo che finisse mai. È uno stato mentale che accompagna le nostre esperienze, fisiche o cognitive. Tuttavia, la vita è fatta di alti e bassi e il nostro umore non sempre riflette ciò che viviamo. Un atteggiamento mentale produttivo ci aiuta a non esagerare l'importanza delle nostre sensazioni e a vedere la realtà con maggiore equilibrio.

Uno degli insegnamenti fondamentali del lojong è superare l'egoismo e sviluppare empatia. Chiedersi chi sia più importante, se noi stessi o tutti gli altri messi insieme, aiuta a ridimensionare la nostra prospettiva e a migliorare il nostro benessere emotivo.

Un altro principio essenziale è l'impermanenza: tutto è in costante cambiamento. La nostra mente è come un oceano: in superficie si agitano le onde delle emozioni, ma nelle profondità regna la quiete. Comprendere l'impermanenza ci aiuta a restare calmi di fronte alle difficoltà e a vivere i momenti di gioia senza attaccamento eccessivo.

La consapevolezza non è un fine, ma uno strumento per agire con saggezza e compassione. Nessun individuo esiste in isolamento: siamo tutti interconnessi. Riflettere su come le nostre scelte – lo stile di vita, i consumi, la partecipazione alla società – influenzino il benessere collettivo è parte di questo percorso. Per questo, nel mio piccolo, mi sono sempre impegnato per i diritti civili, l'inclusione delle persone con disabilità, la tutela degli immigrati e la legalità. Ho partecipato ad esempio con passione e dolore a diverse esperienze sociali nell'arco della mia vita, perché credo che solo vivendo il presente con pienezza possiamo unire crescita interiore e azione concreta, contribuendo a un mondo più giusto e armonioso.

Nella mia ricerca ho scoperto i cinque addestramenti della consapevolezza, espressione pratica degli insegnamenti del Buddha sulle Quattro Nobili Verità e il Nobile Ottuplice Sentiero. 

Essi comprendono: il rispetto per la vita, la ricerca della vera felicità, il vero amore, l'ascolto profondo e un consumo attento, capace di nutrire sia il corpo che la mente.

Questo è uno dei percorsi possibili, certamente il mio, da affrontare giorno giorno come un viandante guidato da una lampada nell oscurità. Ma come dice il Dalai Lama, il più famoso monaco buddhista impegnato socialmente: "Ognuno di noi ha la responsabilità di tutta l’umanità. È tempo di pensare agli altri come veri fratelli e sorelle e di preoccuparsi del loro benessere, riducendo le loro sofferenze".

Per me, consapevolezza significa proprio questo: pensare di più al futuro e al benessere di tutta l’umanità.