mercoledì 26 febbraio 2025

Riflessioni sulla Consapevolezza durante la Mahāśivarātri di questa notte.

La Mahāśivarātri, la grande notte di Shiva, è un invito universale alla riflessione, alla meditazione e alla connessione con il tessuto energetico che ci avvolge. Pur non essendo induista, trovo in questi momenti di introspezione un valore profondo.

Immaginate una notte in cui il tempo sembra sospendersi, le stelle brillano di una luce più intensa e l'aria vibra di un'energia palpabile. È come se l'universo ci concedesse una pausa, un'opportunità per volgere lo sguardo al nostro interno. Durante la Mahāśivarātri, milioni di persone nel mondo si dedicano alla meditazione, alla recitazione di mantra e a rituali sacri. 

Ma ciò che mi affascina è l'idea di questa notte come un momento privilegiato per risvegliare la nostra consapevolezza. La meditazione, pratica universale che trascende i confini religiosi, ci offre la possibilità di ascoltare il respiro interiore e di liberarci dalle distrazioni quotidiane, apportando benefici tangibili al nostro benessere. 

Le "energie sottili", quelle vibrazioni che permeano l'esistenza e di cui parlano le antiche tradizioni spirituali, non sono altro che le sensazioni di quiete e lucidità che emergono quando siamo pienamente presenti. Sono quelle percezioni che affiorano quando la mente si placa, permettendoci di avvertire la nostra connessione con il tutto. 

Quest'anno, la Mahāśivarātri cade quest'anno 2025 nella notte tra il 26 e il 27 febbraio, un momento in cui le configurazioni planetarie creano un'atmosfera propizia per queste pratiche. 

L'onda di energia collettiva generata dalle celebrazioni di oltre un miliardo di induisti in tutto il mondo è un fenomeno potente, un'esperienza che ci invita a sintonizzarci con una frequenza più elevata. Anche se non seguiamo i rituali induisti, possiamo trarre ispirazione da questa celebrazione. 

Possiamo dedicare del tempo alla meditazione, riflettere sul nostro percorso di vita e connetterci con le energie positive che ci circondano. In un mondo che avanza a ritmi vertiginosi, questi momenti di calma e introspezione sono essenziali. 

La consapevolezza non è una tendenza passeggera, ma uno strumento potente per vivere con maggiore pienezza. Quindi, anche se non celebriamo la Mahāśivarātri, concediamoci un istante per sederci, chiudere gli occhi e lasciare che la mente si liberi. 

In fondo, tutti aspiriamo a un po' di pace e chiarezza, e la meditazione è una porta aperta verso quel mondo interiore che spesso trascuriamo. Prendiamoci questo momento per noi stessi e lasciamo che le energie sottili ci guidino verso una maggiore consapevolezza.


Le foto sono personali e sono state realizzate nel Tempio di tutte le religioni di Kazan nelle Repubblica del Tatarstan della Federazione Russa.

Nessun commento:

Posta un commento