PALERMO – A distanza ormai di diversi giorni dall’apertura dell’anno scolastico il Comune di Palermo non è ancora in grado di garantire i servizi e gli assistenti per l’autonomia e la comunicazione per gli alunni disabili non autosufficienti. Lo denuncia Maurizio Li Muli – Presidente della Commissione Affari Sociali della V Circoscrizione. Oltre agli Assistenti allacomunicazione mancano anche quelli specializzati per dare farmaci o dare da mangiare a questi ragazzi, continuano ad arrivarmi segnalazioni di mamme che, in accordo con i Dirigenti scolastici, alle ore 10,30 entrano a scuola per dare la merenda ai propri figli, ma che poi non sanno cosa succede fino alla fine dell’orario scolastico, ci sono alcuni genitori che sostano fuori con medicine pronti ad un eventuale intervento, mancano gli assistenti personali. E anche quest’anno come negli anni passati alcune di queste famiglie chiederanno il rimborso al Comune per i danni che stanno subendo.
La colpa di tutto questo è il forte ritardo del bilancio Comunale 2015 e dell’esiguità dei fondi previsti nel Bilancio precedente, pari ad un terzo delle reali necessità e la diatriba tra il Comune e l’Asp per quanto riguarda gli assistenti specializzati.
Ancora una volta Palermo si dimostra – continua
Li Muli - una città disattenta ai problemi delle persone con handicap e lo fa non eliminando le barriere architettoniche, manca il Piano specifico, lo
Ancora una volta Palermo si dimostra – continua
Li Muli - una città disattenta ai problemi delle persone con handicap e lo fa non eliminando le barriere architettoniche, manca il Piano specifico, lo
fa non vigilando sui cantieri delle nuove OO.PP , marciapiedi ristretti per fare posto al tram e banchine sotto i limiti consentiti, non lo fa nei confronti di chi ha bisogno di maggiore sostegno a casa e ultimo ma non meno grave non lo fa nei confronti degli studenti, facendo mancare loro il più elementare sostegno.
Chiediamo con forza – conclude Li Muli - all’Assessore al Bilancio, all’Assessore alla Scuola e al Sindaco di intervenire immediatamente per sbloccare tale gravissima situazione, anche in deroga a qualsiasi patto di stabilità o altro, i genitori non possono continuare a sostare davanti le scuole nella speranza che non accada nulla.
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