Ben vengano investimenti in città - dichiara Maurizio Li Muli Presidente della Socrem Palermo associazione di promozione culturale aderente alla Federazione Italiana per la Cremazione - tali
investimenti andrebbero ad incidere positivamente in un settore, come quello dei servizi cimiteriali, che si trova in emergenza continua. Non conosciamo i progetti in dettaglio ma confidiamo che siano all’altezza delle aspettative e all'avanguardia soprattutto per quanto riguarda la parte attinente ai crematori. Infatti su questi - continua il Presidente Li Muli - vorremmo porre la nostra attenzione non tanto e non solo ribadendo l'importanza che essi rispettino tutte le ultime normative ambientali, ma che tengano anche conto anche degli aspetti socio economici. A Palermo la percentuale di cremazioni si attesta intorno allo 0,2%, mentre la media italiana è del 16% con punte del 25% in Lombardia. Riteniamo pertanto - continua il Li Muli - che sia il Consiglio Comunale che l'Amministrazione debbano consentire, fatti i debiti studi di bacino di utenza e di domanda, un unico e nuovo Tempio crematorio che, integrato con uno dei cimiteri esistenti, oltre alla funzione di impianto di cremazione, possa essere il luogo dove si svolge l’intero percorso della salma e dei cari che la accompagnano. Il progetto dovrà quindi prevedere delle aree di attesa delle salme, uno spazio deputato al rito (laico e flessibile a seconda del culto), uno spazio necessario alla sosta dei dolenti che attendono le ceneri. Il tutto in un progetto che tenga conto dell’importanza dell’impatto simbolico e sacro che il nuovo edifico e il nuovo Tempio dovranno avere in rispetto del contesto e della loro funzione. A questi fondamentali aspetti deve aggiungersi la realizzazione del giardino del ricordo in cui, così come prevede la normativa, si possano disperdere le ceneri del defunto. Ci auguriamo che tutti i progetti ne tengano conto e vigileremo affinché questo accada, ovviamente siamo pronti - conclude il Presidente della Socrem Palermo - a collaborare con l'Amministrazione Comunale, mettendo a disposizione la centenaria esperienza di gestione delle Socrem italiane in modo che si possano trovare, insieme, le migliori soluzioni affinché i principi cremazionisti possano essere validamente riconosciuti e perpetuati anche a Palermo”.
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