domenica 8 febbraio 2015

Garante delle Persone disabili in Sicilia, scelto un dipendente pubblico che deve controllare e sanzionare la P.A.



Domani a Palermo si insedia  il nuovo Garante delle Persone Disabili; figura prevista dalla Legge Regionale 47 del 2012 che tra i suoi compiti principali ha quelli di garantire e perseguire le finalità della dichiarazione ONU sui diritti delle persone con disabilità; comunicare all’Osservatorio Nazionale le violazioni di questi diritti da parte delle Amministrazioni Pubbliche; intervenire nei confronti delle Amministrazioni sia locali che regionali nei casi di disfunzione di servizi o non applicazione delle norme; costituirsi parte civile nei procedimenti penali a carico di chi non abbia ottemperato alle normative vigenti; esprimere parere su regolamenti legislativi e quant’altro.
Dico subito che non andrò a questa iniziativa perché ritengo tale nomina un errore commesso dalla politica, ho forti dubbi, non certo sulla moralità o sulla onorabilità del nuovo Garante, dirigente medico dell’Asp e stimato professionista, ma per la sua esclusiva esperienza in campo sanitario.
La figura del Garante del disabile è una figura che ha in se tutti i poteri per controllare e indirizzare la Pubblica Amministrazione ed i suoi uffici periferici affinché le normative siano applicate.  Chi come me, persona disabile in politica, che vive a stretto contatto con questo mondo sa molto bene quali sono i grandi problemi delle famiglie di persone disabili e degli stessi disabili afferenti alla difficile applicazione delle Leggi, alle difficoltà che derivano da scarse risorse e soprattutto da scarse conoscenze.
Basti pensare che la legge 22 regionale, una delle migliori in assoluto negli anni passati, oggi trova necessità di aggiornamento per la sua difficile applicazione, oppure la Legge 104 che viene giornalmente attaccata per i famosi permessi e viene dimenticata per tutto il resto e che dire della 328, resa famosa solo ed esclusivamente  per i finanziamenti che vengono utilizzati  per mantenere i servizi minimi nei comuni  ma non per tutto il resto o ancora per la Legge 68 relativa al lavoro, buona solo per qualche riunione del Comitato, ma non per avviare al lavoro le persone disabili o per finire il PEBA,  il famoso Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche previso da oltre 20 anni e per il quale tutti i Comuni siciliani andrebbero commissariati.  Insomma tante Leggi pure buone ma che,  per scarse risorse,  informazione e/o difficoltà burocratiche se non quando disinteresse,  non vengono applicate fino in fondo e nulla si è fatto in questi anni per invertire la tendenza.
Domani  inizia il lavoro del nuovo Garante, Dirigente medico, dipendente dell’ASP,  quindi dipendente pubblico e mi domando cosa farà per rappresentare e chiedere di risolvere tutti questi problemi.  Mi domando se l’Assessore che lo ha nominato si è posto il dubbio che forse un dipendente pubblico in tale situazione possa trovarsi in difficoltà, difficoltà a fare le pulci ai suoi stessi colleghi, difficoltà a denunciare pubblicamente l’Amministrazione Pubblica regionale o locale o qualche Direttore ASP. Mi domando con quale spirito un dipendente pubblico possa, costituirsi parte civile in procedimenti penali che possano riguardare suoi colleghi dell’Amministrazione, insomma mi domando se questa nomina sia stata lungimirante.
Riconoscendo al nuovo Garante  esperienza medica nel campo delle malattie neurologiche, mi domando altresì  come possa intervenire dal punto di vista sociale, propositivo e di controllo  su tutte le altre disabilità. Proprio per questo solitamente il Garante viene scelto tra persone disabili o rappresentanti di associazioni di queste, proprio per questo motivo sarebbe stato meglio scegliere con  queste un nominativo e proprio per questi motivi noi persone disabili  continuiamo a pensare che in realtà nulla si voglia fare per attenzionarne i problemi. Solo una nota di cronaca il precedente Garante, scelto con ben altri criteri,  appena nominato fu revocato, forse per aver iniziato denunciato su più tavoli la scarsa attenzione ai problemi delle famiglie e delle persone disabili.
Il Garante delle persone disabili deve avere  la forza di rompere questo muro omertoso fatto di ammiccamenti e coperture e che è tutto dentro l’Amministrazione pubblica e la scelta di nominare un dirigente pubblico non è stata delle migliori. Una precisazione è però d’obbligo l’istituto del Garante è un titolo onorifico e al Garante non spetta nessun rimborso, pertanto sappiamo bene che questa nomina non ha carattere di tipo economico ma purtuttavia ribadisco che la scelta fatta tra un Dirigente sanitario resta un vulnus  incomprensibile e che ancora una volta svilisce il mondo della disabilità, in quanto tale scelta è solo frutto di una visione politica errata della stessa .  Se non si supera tale visione difficilmente faremo passi avanti. Con tutto ciò mi auguro di sbagliare e di poter vedere il nuovo Garante dietro le “barriere” insieme a noi persone disabili per i ns diritti, per esperienza so che questo sarà difficile.

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