giovedì 23 maggio 2013

per un minuto di silenzio...si dimetta !!!

Come molti di voi sapranno, sono un Consigliere di Circoscrizione, cioè un componente eletto di quei "parlamentini" di cui tutti sanno e nessuno in realtà sa a cosa realmente servono. La mia Circoscrizione, la V, è formata da 5 quartieri di Palermo che insieme sono abitati da oltre 125.000 cittadini, insomma una città nella città. Essere nel Consiglio di Circoscrizione ti dà l'opportunità di confrontarti giornalmente con i cittadini e se ben fatto, anche di contribuire a risolvere quei piccoli grandi problemi della città che visti da lontano spesso non riescono ad apparire. Ogni giorno lottiamo, con strade dissestate, sporche, con problemi di parcheggio e fognature, con l'illuminazione guasta o con il furto dei cavi, con l'occupazione di una scuola e con i furti notturni etc...insomma, nonostante non abbiamo nessun potere decisionale, ma solo propositivo, è a noi che i cittadini vengono a chiedere per vedere risolte spesso semplici cose, che non avrebbero necessità di alcun passaggio istituzionale. Nonostante il non grande "potere" rappresentiamo l'istituzione e come tali abbiamo delle responsabilità etico morali che derivano dal mandato democratico che i cittadini ci hanno dato e dall'essere sempre e cmq di esempio. Ed è proprio questo il motivo di questo mio post di oggi. Stamane un consigliere di altra circoscrizione, che non posso e non voglio definire collega,  durante il minuto di silenzio in onore e ricordo del giudice Falcone ha preferito restare seduto. Io non conosco le sue motivazioni nè, in realtà, mi interessano ma ritengo vergognoso che un rappresentante delle istituzioni possa aver commesso un atto così infimo. Si vergoni Consigliere e si dimetta, si!  si dimetta!. Lei non può rappresentare Palermo, non può rappresentare un consesso istituzionale quale un Consiglio di Circoscrizione, nè può rappresentare la ns categoria, quella dei Consiglieri, eletti come Lei e che però non potranno mai dimenticare, con un ricordo affettuoso ed con il giusto rispetto istituzionale, coloro i quali hanno dedicato, fino all'estremo sacrificio, la loro vitta allo Stato nella lotta a tutte le mafie e che meritano il rispetto e l'onore di tutti, a maggior ragione di chi siede in scranni istituzionali.. 

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