domenica 26 maggio 2013

Tram a palermo è un addio o un arrivederci?

Come volevasi dimostrare, lo abbiamo detto e scritto più e più volte in questi mesi. L'Azienda SIS non aveva le caratteristiche per effettuare opere di tale portata, lo si è visto fin da quando è partita la progettazione del tram, praticamente in gran segreto; lo si è visto nella gestione dei cantieri e del personale; lo sì è visto per l'atteggiamento di assoluta non chiarezza e di mancata volontà al confronto, anche con le istituzioni locali; lo si è visto per l'atteggiamento al limite dell'insolenza nei confronti dei cittadini che vedendosi sventrare la via sotto casa chiedevano, giustamente, maggiori informazioni. Lo si vede ora quando, per mancanza di liquidità, si licenziano gli operai e si chiudono i cantieri. Mi chiedo se la SIS era in grado di "sopportare" tale opera e se lo era come mai si è trovata in difficoltà, una grande opera pubblica come questa è evidente che trova tempi lunghi di pagamento, in italia non c'è un opera per cui le stazioni appaltanti pagano con regolarità, è sbagliato certo, non dovrebbe essere la regola ma purtroppo lo è. Chi vince gli appalti lo sa e lo mette in conto, la SIS è forse l'unica a credere che fossero tutte rose e fiori? Quando ha realizzato la variante senza autorizzazione non sapeva che quei soldi (dicono 87 milioni) non sarebbero arrivati tanto facilmente? Una azienda con una tale opera pubblica da oltre 300 milioni non riesce a pagare un 1,5 milioni per l'Assicurazione dei cantieri. Francamente sembra strano? E siccome a pensare male si fà peccato ma spesso si indovina restiamo dell'idea che qualcosa in tutta questa faccenda non torni, anche perché pare che l'eventuale  sottoscrizione di una proroga del contratto, costerebbe all'Amat e quindi alla collettività delle salate penali. Intanto da domani altre 300 famiglie saranno in difficoltà e poi tutta l'intera cittadinanza che si trova con i cantieri aperti, non custoditi e chissà quando saranno definiti. Al Sindaco Orlando chiediamo di intervenire subito anche con azioni forti nei confronti dell'Azienda che con il suo comportamento ha dimostrato fin troppe volte atteggiamenti volti allo scontro piuttosto che al dialogo. Al nuovo Presidente AMAT chiediamo di verificare se ci sono gli estremi per denunciare l'azienda per il blocco dei lavori e l'abbandono dei cantieri. Ai cittadini chiedo di vigilare insieme a noi affinché il tram a Palermo non diventi l'ennesima incompiuta.

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