mercoledì 2 dicembre 2015

3 Dicembre 2015: Giornata Internazionale delle persone con disabilità



Domani 3 dicembre 2015 ricorre la Giornata Internazionale delle persone con disabilità, iniziativa promossa ogni anno dall’ONU, l’Organizzazione delle Nazioni Unite, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di abbattere gli ostacoli sociali e materiali che minano la qualità della vita dei disabili.
Quest’anno il tema scelto è l’Inclusione: “Accesso ed empowerment per le persone con tutte le abilità": questo è il tema scelto per la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità del 2015, un focus importante che riguarderà il valorizzare le abilità delle persone con disabilità concentrandosi sulle pari opportunità e sull'empowerment.
Ma in Sicilia, purtroppo, queste parole risulteranno vuote affermazioniin questi anni non solo non siamo andati avanti verso delle città accessibili e includenti ma al contrario alcune conquiste realizzate negli anni precedenti si sono perse tra l’indifferenza generale.
Come possiamo parlare di pari opportunità ed emporwerment, autostima e autodeterminazione quando  numerosi sono i problemi che ancora oggi devono affrontare le famiglie siciliane: dalla insufficiente assistenza domiciliare, al trasporto degli studenti disabili, alle barriere architettoniche mai interamente eliminate. In Italia la spesa media pro-capite per i servizi ai disabili è di 23,00 euro l’anno,  la media europea è cinque volte tanto. Francamente non riesco più a chiedere alla politica regionale di intervenire, siamo di fronte ad una mancanza totale di idee per soddisfare queste esigenze, il motivetto che normalmente viene espresso è sempre lo stesso: “non ci sono soldi” ma non è solo la mancanza di denaro spesso è mancanza di idee e soprattutto di organizzazione. 
Se alcuni Piani di zona della Legge 328 riescono a spendere tutti i fondi previsti ed altri no, significherà qualcosa. Se nelle nuove costruzioni o nelle ristrutturazioni non si tiene conto delle barriere architettoniche, questo vorrà dire qualcosa o no? C’è un ritardo culturale che ancora non riusciamo a colmare, un ritardo culturale nella classe politica che affronta questi temi con una sorta di fastidio o di pietismo, belle parole e belle frasi in pochi convegni e poi via ad affrontare altri "importanti" problemi. 

Uniti si vince, uniti si lotta, lo aveva capito molto bene il carissimo Salvatore Crispi all’atto della nascita del coordinamento handicap Siciliano, la sua morte prematura ci ha lasciato senza una guida e senza un vero riferimento. Oggi purtroppo le associazioni sono tornate ad auto rappresentarsi, ognuna come meglio può, per cercare di soddisfare i propri legittimi bisogni, ma la lezione di Salvatore non và smarrita, l’unione è forza. E quindi domani una riflessione bisogna farla , stare uniti sempre e comunque, tutti con i ns mille handicap diversi,  avere  maggiore fiducia in noi stessi e non permettere a nessuno di rappresentarci.

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