E mentre la Sicilia sprofonda e l'economia annaspa, mentre siamo in piena
recessione con disastroso mercato del lavoro che supera il milione e 310 mila disoccupati e con tasso di disoccupazione che
prosegue la scalata verso il 23% circa. "Mentre alcune delle regioni
più a Nord del Paese stanno uscendo faticosamente dalla crisi - afferma
il professore Pietro Busetta - l'economia siciliana continua nella
palude della recessione"
Insomma anche se non ci sentiamo dei "gufi" non possiamo non sottolineare quanto la situazione siciliana sia drammatica, con una occupazione che è ancora in caduta libera e con una
disoccupazione dilagante.
Se all'apparato produttivo siciliano che a livello di rinnovamento tecnologico si trova in una condizione decisamente peggiore rispetto il Nord, sommiamo i disastri della mancata gestione del territorio che si tramutano in mancanza di infrastrutture di ogni ordine e grado che pongono la Sicilia al livello quasi ottocentesco e se a questo aggiungiamo una brutta politica che continua a fare poco rispetto ai problemi reali, abbiamo creato il mix esplosivo.
Nel frattempo assistiamo inermi al 4 governo Crocetta, al gioco delle Tre carte della nomina dei nuovi Assessori e siamo in attesa di un nuovo rimpasto che però tarda ad arrivare, perchè le decisioni sulle poltrone occupabili sono difficili da prendere e dipendono dalla voracità ormai non più nascosta di "personaggetti" e di "nani" che purtroppo non hanno spalle di giganti su cui salire. La tragedia è ormai imminente e all'orizzonte non c'è nulla che oggi possa dare speranza e quindi vado a dormire perche come diceva un saggio Maestro: "Il ponte fra la disperazione e la speranza è una buona dormita" e speriamo sia buona; perchè si sa che il sonno della ragione genera mostri.
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