venerdì 4 settembre 2015

La Bufala nazista dei Minions, ma i Social ormai servono solo a questo?

Le bufale sul web si sa sono davvero tante, ma alcune oltre ad essere di cattivo gusto riescono anche a convincere chi le vede innescando un sistema difficilmente bloccabile che può essere talvolta anche dannoso. L'ultimo episodio risale a poco più di un mese fa. Alcuni giorni prima dell’uscita sul grande schermo del film d'animazione "Minions", sul web è saltata fuori una teoria assurda. Una bufala che arriva direttamente dalla Spagna. Infatti, secondo alcune voci che si sono diffuse come al solito a macchia d'olio sui social network, le piccole e gialle creature sarebbero ispirate a bambini ebrei sui quali i nazisti hanno compiuto esperimenti scientifici. Tutto è iniziato da un post Facebook di un ragazzo che ha scritto sotto a una vecchia fotografia: "Lo sapevate? Minions (dal tedesco minion, ovvero schiavo) era il nome dato ai bambini ebrei, adottato da scienziati nazisti durante i loro esperimenti. I bambini ebrei vittime di esperimenti soffrivano, e visto che non parlavano tedesco, le uniche parole che pronunciavano erano suoni che facevano molto ridere i tedeschi”. Una bufala grande quanto di cattivo gusto che nel giro di poche ore, ha fatto il giro della in rete ed è stata condivisa decine di migliaia di volte. La foto (in alto a destra) che accompagna il testo potrebbe essere ugualmente responsabile della carica virale del post: rappresenta persone con un casco in testa che assomigliano molto ai Minions.


Minions
Per avere un'idea della dimensione del fenomeno basti pensare che solo martedì 21 luglio in Spagna sono state registrate 10.000 ricerche correlate tra la parola Minions e il termine Nazi (dato diffuso in rete). L’internet spagnolo si è in poco tempo riempito di video davvero spaventosi con teorie a dir poco agghiaccianti sull’origine dei Minions. Alcuni utilizzano la stessa foto e raccontano che i Minions sono ispirati a bambini ebrei drogati da parte di scienzati diabolici per dare la stessa voce ai personaggi del film. Il post è poi stato ripreso e tradotto in diverse lingue ampliando così ancora di più l'effetto domino del web. In realtà la foto appartiene al Royal Navy Submarine Museum del Regno Unito e raffigura dei sommozzatori durante un esercizio di salvataggio all’inizio del 20esimo secolo. Quindi nessun esperimento nazista e nessuna ulteriore tortura al popolo ebreo. 
(fonte Il Tempo)

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