Le bufale sul web si sa sono davvero tante, ma alcune oltre ad essere
di cattivo gusto riescono anche a convincere chi le vede innescando un
sistema difficilmente bloccabile che può essere talvolta anche dannoso.
L'ultimo episodio risale a poco più di un mese fa. Alcuni giorni prima
dell’uscita sul grande schermo del film d'animazione "Minions", sul web è
saltata fuori una teoria assurda. Una bufala che arriva direttamente
dalla Spagna. Infatti, secondo alcune voci che si sono diffuse come al
solito a macchia d'olio sui social network, le piccole e gialle creature
sarebbero ispirate a bambini ebrei sui quali i nazisti hanno compiuto
esperimenti scientifici. Tutto è iniziato da un post Facebook di un
ragazzo che ha scritto sotto a una vecchia fotografia: "Lo sapevate?
Minions (dal tedesco minion, ovvero schiavo) era il nome dato ai bambini
ebrei, adottato da scienziati nazisti durante i loro esperimenti. I
bambini ebrei vittime di esperimenti soffrivano, e visto che non
parlavano tedesco, le uniche parole che pronunciavano erano suoni che
facevano molto ridere i tedeschi”. Una bufala grande quanto di cattivo
gusto che nel giro di poche ore, ha fatto il giro della in rete ed è
stata condivisa decine di migliaia di volte. La foto (in alto a destra)
che accompagna il testo potrebbe essere ugualmente responsabile della
carica virale del post: rappresenta persone con un casco in testa che
assomigliano molto ai Minions.
Per
avere un'idea della dimensione del fenomeno basti pensare che solo
martedì 21 luglio in Spagna sono state registrate 10.000 ricerche
correlate tra la parola Minions e il termine Nazi (dato diffuso in
rete). L’internet spagnolo si è in poco tempo riempito di video davvero
spaventosi con teorie a dir poco agghiaccianti sull’origine dei Minions.
Alcuni utilizzano la stessa foto e raccontano che i Minions sono
ispirati a bambini ebrei drogati da parte di scienzati diabolici per
dare la stessa voce ai personaggi del film. Il post è poi stato ripreso e
tradotto in diverse lingue ampliando così ancora di più l'effetto
domino del web. In realtà la foto appartiene al Royal Navy Submarine
Museum del Regno Unito e raffigura dei sommozzatori durante un esercizio
di salvataggio all’inizio del 20esimo secolo. Quindi nessun esperimento
nazista e nessuna ulteriore tortura al popolo ebreo.
(fonte Il Tempo)
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