LCome ho gia scritto in altri post una eventuale guerra contro la Russia è per ora la questione più discussa in Occidente, per alcuni è una difficile possibilità per altri è quasi una suggestione e potrebbe trasformarsi in realtà a seconda delle decisioni che verrano prese dalle parti coinvolte prime tra tutte Mosca, Washington, Kiev, Bruxelles. È interessante analizzare la visione detli eventi fatta da Alexander Dugin un professore di Scienze Politiche dell'università di Mosca che ha elaborato una Nuova Teoria Politica, la Quarta Teoria Politica, i cui principi sono utili per meglio spiegare e capire i fenomeni politico sociali che stiamo vivendo tra cui la crisi dei modelli economici attuali e la fine del paradigma destra v/s sinistra di cui ho accennato in altri post.

Il liberalismo è infatti la lotta contro ogni forma di identità collettiva, contro tutti i tipi di valori, progetti, strategie, obiettivi, fini e tutto ciò che abbia una visione collettiva e comunitaria, come diceva Popper nel suo importante libro La società aperta ... I liberali dovrebbero combattere ogni ideologia o filosofia politica che possa proporre alla società umana qualche obiettivo comune, valore comune, senso comune, non a caso Soros ha preso questo libro. Come una vera e propria Bibbia, tanto da finanziare con le sue diverse Fondazioni tutti coloro i quali, anche in Italia, stanno perseguendo questi scopi. In questo modo la lotta del liberalismo contro il fascismo ed il comunismo proprio perché il primo rappresentante di uno Stato nazionale forte ed il secondo per la sua visione comunitaria. La lotta del liberalismo in questo processo di liquidazione delle società non liberali è piuttosto significativa: essa pero perde il suo significato dal momento in cui l'ultimo nemicol’URSS, muore. È la fine della storia alcuni come Fukuyama lo hanno scritto caduta l'Urss e con la trasformazione della Cina in societa capitalista è venuto a mancare l'oggetto del contendere. Dal 1991 al 2014 , con punto focale nell’attacco di Bin Laden contro il World Trade center – è stato il periodo d'oro del liberalismo. I modello del liberalismo sono stati accettati da parte dei principali attori geopolitici – la Cina (in economia ) e Russia ( in ideologia , economia, sistema politico ). Questo è stato proprio il momento più importante nella storia del liberalismo. Ha sconfitto i suoi nemici ma allo stesso tempo li ha persi. Se come dicevamo prima Il liberalismo è essenzialmente la lotta contro ciò che non è liberale, Con una scelta peraltro anche abbastanza facile, Liberta v/s tirannia, molti, tanti, hanno scelto scelto la libertà ma Libertá per cosa, libertà di fare cosa. Insomma quando eravamo in presenza di una società illiberale il liberalismo era positivo ma oggi, dopo la vittoria, Inizia a mostrare la sua essenza negativa. E quello è stato il momento di cominciare una lotta interiore, un purga liberale delle società liberali che cercano di uccidere gli ultimi elementi non liberali – il sessismo con la nascita di una non meglio precisata teoria gender, il politicamente scorretto, l'eliminazione di tutti gli eventuali resti di dimensioni comunitarie e di Welfare, articolo 18, sindacati e di istituzioni come Stato, la Chiesa e così via. "Dunque il liberalismo ha bisogno di un nemico da cui liberare qualcosa o qualcuno. Altrimenti esso perde il suo contenuto, il suo nichilismo implicito diventa troppo saliente. Il trionfo assoluto del liberalismo diventa la sua morte" Dugin.
Questo modi di assecondare le cose ed è fin troppo ovvio è stata la base ed il significato ideologico della crisi finanziaria di questo decennio, I successi della nuova economia puramente finanziaria del turbocapitalismo sono responsabili per il suo collasso. La libertà di fare quello che vuoi, ma solo su scala individuale provoca implosione della personalità e l'incontro con la virtualità fa si che siamo di fronte all'evaporazione dell’umanità. Insomma la creazione dell'impero del nulla come ultima parola della vittoria totale del liberalismo. Le lobby che hanno determinato tutto ciò per quanto "illuminati" probabilmente non avevano previsto questa implosione, la vittoria totale del liberalismo ha fatto si che esso abbia iniziato a liquidare se stesso. L'aver abbattuto regimi politici tirranici prima amici ha portato ai fenomeni di migrazione di massa ad uno scontro di culture e civiltà, la guerra con l'Isis ed parte del mondo musulmano, la crisi finanziaria , il terrorismo virtuale , la crescita dell’etnismo, sono segni di avvicinamento al caos . Ma questo caos mette in pericolo l’Ordine. Qualsiasi tipo di ordine, compreso ordine liberale e questa è la fine, è la fine anche per coloro che utilizzano il liberalismo per i loro scopi, che sono beneficiari dell’espansione liberale, i maestri della globalizzazione.
E quindi? Quindi il liberalismo deve fare un passo indietro,deve trovare un nuovo nemico qualcuno che pur essendo liberale, non tirannico e non comunista sia poco liberale e la Russia di Putin è proprio quello che fa al caso nostro, un passo indietro è l’unico modo per salvare i resti dell ‘ordine , per salvare il liberalismo da se stesso. La forza della Russia, la sua autonomia dal paradigma Usa-centrico, o per lo meno di quella parte americana che controlla quelle leve economiche ed esoteriche del liberalismo americano, diventa il motivo per cui in un Europa che cade a pezzi si può governare con pugno duro per evitare il caos insomma un nuovo nemico alle porte dell'Europa che possa consentire di stringere la cinghia. Resta l'islam radicale (al-Qaeda) era l’altro candidato per questo ruolo, ma come nemico mancava la statura. E’ stato utilizzato ma su scala locale. Esso ha ‘giustificato gli interventi in Afghanistan, l’occupazione dell’Iraq, ha contribuito a rovesciare Gheddafi, alla guerra civile iniziata in Siria. Ma era troppo debole e ideologicamente primitivo per rappresentare la vera sfida necessaria ai liberali. La Russia – tradizionale nemico geopolitico degli anglosassoni – è molto più serio come avversario. Si adatta bene a tutte le richieste – la memoria storica e la guerra fredda è ancora viva nella mente delle persone.
Insomma, per concludere, secondo Dugin una guerra contro la Russia aiuterebbe a ritardare disordini, derivanti dalla crisi economica, su scala globale e sopratutto europea. La maggior parte dei paesi coinvolti nell’economia liberale , condividono le attuali idee liberali sull'economia e le istituzioni della democrazia liberale ed essendo dipendenti o direttamente controllate da USA e NATO. Una guerra con la Russia rafforzerebbe la NATO e soprattutto tutte le sue parti europee che saranno costrette, ancora una volta a considerare la superpotenza americana come qualcosa di positivo e utile , e il resto roba obsolete della guerra fredda , con la paura che i russi cattivi tornino, gli europei si sentiranno di nuovo fedeli agli Stati Uniti. L’UE sta cadendo a pezzi . La minaccia comune dei russi potrebbe evitare l’eventuale scissione e mobilitazione della società rendendo le persone una volta di più desiderosi di difendere le loro libertà e i loro valori sotto la pressione dell’Impero di Putin.
L’unico paese che ora non vuole la guerra è la Russia. Ma Putin non può non ascoltare, a causa di un governo radicalmente anti-russo, un paese con metà della popolazione russa e molte regioni filo-russe. Se ha lasciato correre è per ciò che sarà fatto a livello internazionale e nazionale. Così a malincuore accetta la guerra. E una volta entratevi dentro non ci sarà altra soluzione per la Russia se non vincere.
Ma il significato di questa guerra alla Russia sarebbe l’ ultimo sforzo per salvare il liberalismo dall’ implosione, per fare ciò, e visto che Putin rappresenta una societa liberal, gli " illuminati" liberali dovranno ridefinire ideologicamente la Russia di Putin che tornerà ad essere comunista e sovietico , il comunista del KGB.
Questa immagine sarà venduta per la razza più stupida del pubblico occidentale, la vedremo continuamente ricordata nei media, nell'informazione e nei social network, in somma il nazionalismo russo e l’imperialismo russo saranno evocati nella costruzione dell’immagine del Grande Male. Questa l'analisi di Dugin sul liberalismo basata sulla sua esperienza russa, ma volendo cogliere lo spunto possiamo dire che il messaggio principale è che il liberalismo è molto vivo e pieno di forza perché c’è qualcosa nel mondo da cui tutti noi dobbiamo essere liberati . La Russia diventa l’oggetto della liberazione . L’obiettivo è liberare l’ Ucraina (Europa , l’umanità ) dalla Russia , e alla fine liberare la Russia da se stessa, dalla sua identità non- liberale. Così abbiamo un nemico . Tale nemico dà al liberalismo ragione di esistere una volta di più. Quindi la Russia come paradigma, bisognerà che questa vega ridefinita ideologicamente come potenza del male, comunista, nazionalista e la guerra contro di essa salverà il liberalismo, salverà un economia fatta da titoli e dalla finanza, un economia che non produce e da un capitalismo alla Soros, che non a caso ha finanziato il governo nazista ucraino. E la Russia, la Russia , secondo Dugin, in questa guerra diventerà l’esempio della difesa della Tradizione , dei valori biologici conservatori , vera liberazione dalla società aperta e dai suoi beneficiari dall’oligarchia finanziaria globale . Questa guerra non è contro l’Ucraina o una parte di ucraini . Né contro l’Europa . E’ contro il (dis)ordine del mondo liberale e grazie ad essa non si salverà il liberalismo, ma sarà ucciso una volta e per sempre . La modernità era essenzialmente sbagliata . Siamo al punto terminale della modernità . Per chi farà del proprio destino la modernità o lascerà che sia fatta inconsciamente, per lui significherà fine reale. Ma per coloro che sono dalla parte della verità eterna della Tradizione , della Fede, della essenza umana spirituale e immortale sarà il nuovo inizio .
Che sia questa la strada?
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