domenica 10 maggio 2015

Se il mio partito, il PD, non parla del reddito di cittadinanza allora chi?

Puo un partito Democratico, un partito di sinistra riformista parlare di liberalizzazione dei contratti di lavoro, di nuove forme di impresa, di sgravi alle imprese, di tagli ai diritti dei lavorarori, di riforma del mercato, etc.etc... tutte cose che dovrebbero rendere felici la bildenberghiana troika e le varie elites sovranazionali lobbyste  e non parlare di reddito di cittadinanza? Puo il mio partito riformista e di sinistra pensare che l'Italia debba cambiare verso, ma questo verso è un senso unico? Possibile che in pochi, troppo pochi, dicano che l'Europa  ha si il mercato del lavoro flessibile, ma che questa flessibilità si basa sul reddito di cittadinanza o di disoccupazione. I giornali parlano spesso  di un “modello tedesco”, come se fosse l'unico, dove non sono, attenzione, coloro che sono stati licenziati ad avere dallo stato l’affitto dell’alloggio e un sussidio illimitato, ma tutte le persone maggiorenni disoccupate, e questo indipendentemente dal fatto che abbiamo o meno mai lavorato? Il sussidio termina, in mancanza di un’occupazione, con la pensione. Ma questo non accade solo in Germania o nei Paesi del Nord Europa, come spesso vogliano farci credere ma anche in Francia, Gran Bretagna e non solo Danimarca, Svezia…). Non si guadagna abbastanza, si ottiene un’integrazione del reddito, e anche chi lavora part time ottiene un’integrazione del reddito. Poi si scopre che in Italia i Comuni che dovrebbero dare una integrazione all'affitto hanno talmente poche risorse che a Palermo il massimo  è di € 39,00 annui ma si danno i bonus bebe anche a coloro che guadagnano redditi da dirigenti. L’esistenza del reddito di cittadinanza in Europa spiega molte cose che in Italia vengono proposte, ed in parte gia fatte con il Jobs Act  in modo assurdo, il reddito minimo di cittadinanza spiega la flessibilità del lavoro in Europa,  spiega l’assenza di lavoro nero, spiega l’assenza delle raccomandazioni, spiega come mai sia il merito risulti vincente e non la conoscenza del potente di turno. E' tutto questo avviene nonostante  l'Europa raccomandi all’Italia, fin dal 1992, di introdurre un reddito di cittadinanza e questo non accade neanche con la crisi e con la presenza ormai in Italia di circa 10 milioni di persone in stato di povertà assoluta. Ma la cosa che resta misteriosa è quella che il PD continui a non parlarne, evidentemente alla Troika bildemberghiana guidata da Draghi questo  da  fastidio. E, comprensibilmente, i rappresentanti vicini al Governo ed al PD di queste lobby finanziarie e sovranazionali sono attenti affinché il tema sia dimenticato. Giova quindi alla finanza, giova quindi a chi ha avviato quel processo di "cinesizzazione"dell'europa ma non giova certo agli operai che si danno fuoco, alle famiglie che resteranno senza un reddito e senza casa. E giova anche il fatto che a parlarne in italia sia Grillo, una scheggia impazzita del sistema e Landini, bollato come vetero comunista e per questo emarginato a sinistra,con loro che ne parlano è facile per i servitori della finanza dire che sono fantasie di un comico o di un illuso operaista.  Il reddito di cittadinanza o minimo garantito è un punto nodale per una Europa dei popoli ed è un punto di svolta per l'Italia senza il quale, la povertà di questo Paese continuerà ad avanzare. Ancora oggi dopo anni di dibattito nessuno ha capito, anche in questo Governo del cambiamento che quello che manca in Italia è quella sicurezza economica che viene dalla rete dei sussidi che permette alle persone di cambiare lavoro con relativa tranquillità da giovani certo ma anche da meno giovani, quando ad esempio a 50 anni si perde il lavoro e si è lontani 20  dalla pensione. Parliamone, abbozziamo delle proposte, presentiamo delle proposte serie, allora e solo allora 
può parlarsi di flessibilità ama non la macelleria sociale a cui oggi assistiamo. Se la nuova classe dirigente politica, oggi al Governo, non lo comprende è il caso di rottamare pure questa. Come disse Roosvelt "La gente affamata e senza lavoro e’ la pasta di cui sono fatte le dittature" ed io ho il dubbio che il disegno sia proprio questo. E quindi ben venga il Movimento Roosevelt.

Nessun commento:

Posta un commento