martedì 11 giugno 2013

I luoghi più caldi dell'inferno sono riservati a coloro che in un periodo di crisi morale si mantengono neutrali.

Questi versi di Dante sono dedicati a tutti coloro che non prendono posizione di fronte allo sfascio morale in cui ci si trova. Ho appena finito di leggere il nuovo libro di Dan Brown che oltre ad avermi concesso qualche ora di relax mi ha portato all'incontro con il "transumanesimo". In realtà non saprei dire se si tratti di una filosofia già presente o di una ,abbastanza recente, teoria; certamente sono delle idee che, innestandosi nel solco della tradizione illuminista, immaginano scenari di emancipazione dell'umanità. 
Nell'originaria utopia di Huxley, transumano è "l'uomo che rimane umano, ma che trascende se stesso, realizzando le nuove potenzialità della sua natura umana, per la sua natura umana". L'attuale definizione concepisce il Transumanesimo come "una classe di filosofie che cercano di guidarci verso una condizione postumana. Il Transumanesimo condivide molti elementi con l'Umanesimo, inclusi il rispetto per la ragione e le scienze, l'impegno per il progresso ed  valore da assegnare all'esistenza umana (o transumana) in questa vita. Ma è anche la filosofia che afferma che noi possiamo e dobbiamo svilupparci a livelli, fisicamente, mentalmente e socialmente superiori, utilizzando metodi razionali e molte di queste Teorie si stanno sviluppando anche in organizzazioni "segrete" o "riservate" tipo la Golden Dawn e probabilmente sono già presenti in tante altre. In realtà, credo, che non ci sia nulla di nuovo, si tratta io credo di una rappresentazione della Tradizione in forma molto new age; di idee già presenti in molte organizzazioni iniziatiche che da millenni credono nella presenza di una scintilla di divinità presente nell'uomo e nel suo dovere etico morale di migliorarsi per migliorare, così, l'intera umanità. 
Partire da "Inferno" per arrivare al più alto desiderio dell'uomo: la conoscenza; è invero un passo ardito, ma come diceva Nietzsche "non c'è limite alle strade per la conoscenza; solo alla fine della conoscenza di tutte le cose, l'uomo avrà conosciuto sé stesso. Le cose infatti sono soltanto i limiti dell'uomo"

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