Qualche giorno fa in Consiglio di Circoscrizione abbiamo dato il parere al nuovo regolamento che, come primo intento sana l'attività delle motocarrozzette a Palermo. Infatti ormai da qualche anno a Palermo circolavano un certo numero di motocarrozzette bianche e blu che raccoglievano turisti e li portavano in giro per la città. Tutto questo avveniva senza nessuna autorizzazione, da parte del Comune di Palermo, e sopratutto senza nessun controllo dal punto di vista delle necessarie patenti di guida e/o delle assicurazioni previste per il trasporto di persone con conducente. Il vecchio consiglio comunale pareva non accorgersi di tale fenomeno e del resto nemmeno i tassisti, che pare siano i veri ispiratori del servizio. Non parliamo delle carrozze trainate dal cavallo, con quello che costa oggi dar da mangiare ad un cavallo sono rimasti veramente in pochi. Orbene quando il diavolo ci mette lo zampino, il caso volle che l'anno scorso una motocarrozzetta ebbe un incidente che ferì un turista e finalmente si dovette dare vita ad una serie di controlli. I conducenti che fino ad allora non avevano sentito la necessità né di richiedere eventuale licenza, né di mettere in regola il servizio, tuonarono così tanto e suonarono così forte il clacson delle loro motocarrozzette fin quando la Giunta decise di regolarne il servizio.
Oggi la Giunta comunale sta premiando questi imprenditori del "fai da te" rilasciando 15 licenze, ovvero sta sanando coloro i quali avevano già espletato il servizio, ed ancora una volta a Palermo non solo non si sanziona che in questi anni aveva del tutto fraudolentemente abusato della mancanza di regole ma addirittura si lo si premia aver contro, tutte le regole, creato la loro occasione di lavoro. Ma è corretto? E se ci fosse un giovane imprenditore che volesse fare questo stesso servizio, ma che si era impelagato tra carte ed autorizzazioni che non lo prevedevano e se dopo tanto essersi sbattuto ed aver atteso invano che ci fosse un bando, una gara per partecipare...? E perché a Palermo i furbi i "scarti" devono sempre vincere sui "fissa".
E' di oggi la notizia che i cenciaioli (quelli che raccolgono ferro dalle strade) chiedono anch'essi la sanatoria ed una licenza per poter lavorare, è sempre un bene quando un piccolo imprenditore decide di venire fuori dal nero indiscriminato....ma è giusto che si faccia sempre così?
PS il regolamento del Comune prevede che le licenze si possano trasferire con atto notarile, per cui come per i tassisti queste 15 Licenze dal nulla, licenze pubbliche varranno migliaia di euro. Siamo proprio convinti che il miglior modo per creare sana imprenditoria a Palermo è questo?
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