Lo Street Food, il cibo da strada, è il vero biglietto da visita della tradizione culinaria di un Paese. Infatti non si può dire di essersi immersi in una cultura e nella quotidianità di un popolo senza aver assaggiato le specialità che vengono vendute per strada e che si mangiano camminando. Kebab, pizza al taglio, moules à la marseillaise, piadina romagnola, frites belghe, rosticini, panini farciti con le specialità della gastronomia locale, baguette, il brasiliano pao de queijo ne sono solo alcuni esempi. Le fritture occupano un posto d’onore tra gli Street Food. Arancine, panelle e crocchè, milza, stigghiola, sfincione etc... sono la grande varietà di cibo da strada che caratterizza l'offerta cittadina della nostra città che rischia addirittura di sparire in diverse zone della città. Infatti il sindaco Orlando ha firmato, un'ordinanza con cui estende le zone cittadine in cui si pone il veto al cosiddetto commercio itinerante. Multe salatissime, sequestro di carretti e bancarelle: sono queste le misure che saranno adottate. Addirittura la Lonely Planet ha realizzato una guida una raccolta di 100 cibi da strada dal salato al dolce raccontati da esperti guidati da Tom Parker Bowles, una delle massime autorità mondiali in materia e che vediamo spesso nei canali sky che in giro per il mondo degusta street food. Questo perché il cibo è una delle esperienze più appaganti che si possano vivere in viaggio; ma soprattutto, però, perché nel cibo di strada c'è il sapore di un luogo nella sua forma più immediata e autentica: per essere come uno del posto devi mangiare come uno del posto.
Tutto questo a Palermo potrebbe finire, a sentire il Sindaco Orlando è una questione di legalità a mio avviso la trovo una questione marginale, antistorica, dannosa non solo per i tanti che lavorano sulla strada ma anche per la tradizione culinaria della ns, città. Restringere le zone in cui servire street food significa concentrare i tanti in piccoli spazi a danno di tutti. E' necessario? Credo di no, io credo che al contrario l'Amministrazione dovrebbe aiutare ad uscire dall'illegalità quanti ad esempio lo sono, sanzionarli nel caso dei rifiuti lasciati dopo l'attività, pretendere un minimo di norme che sostanzialmente garantiscano i fruitori. Per il resto sono più fastidiosi i gazebo ed i bar che occupano interi marciapiedi, in cui nessuno può più transitare, che le bancarelle dei panini e crocchè. Mi spiace Sindaco, ma preferisco continuare a mangiare lo sfincionello caldo caldo o il panino ca' meusa....dove capita, quando capita e come capita. A Palermo e, non voglio fare del "benaltrismo" ma in questo caso è vero; sono ben altri i problemi della città di un venditore di cibo da strada.
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