Italo Santarelli ex imprenditore laziale l'ho conosciuto oggi, arrivava direttamente dall'Aereoporto e ancora prima di stringermi la mano, era già al telefono. Gli sentivo dire frasi del tipo mi faccia stare tranquillo, pensi alla famiglia pensi a sua moglie ai figli piccoli, no facendo gesti così disperati la da vinta a loro. Sono a Palermo, mi aspetti domattina vengo io da lei vediamo che cosa possiamo fare insieme. Ma stia calmo non perda la testa....etc....Visibilmente preoccupato Italo Santarelli si scusava con me e mi chiariva "era un uomo in mano agli usurai non riesce più a vivere mi ha chiamato per dirmi che comincia a pensare ad atti definitivi ed irrimediabili. Penso ai freddi dati statistici tra il 2010 e 2011 oltre 1000 suicidi per usura, spesso a causa di uno stato che non riesce a fare la propria parte fino in fondo. Italo dopo aver perso il suo albergo a Latina e dopo aver pagato i suoi debiti con una "finanziaria" fin troppo contigua con l'usura ha deciso di non abbassare lo sguardo e dire basta. E' andato in piazza 15 anni fa ha messo su un gazebo ed ha iniziato a raccontare la sua storia e presto ha visto di non essere solo. Proprio qualche istante fa rimettendo in sesto il i pensieri di oggi ho letto questa notizia "Per salvare la propria casa, messa all’asta per 26 mila euro a Ragusa, si è cosparso di benzina e si è dato fuoco. Le fiamme hanno raggiunto anche la moglie, la figlia e un agente di polizia che era intervenuto per calmare l’uomo." Mi accorgo che troppo spesso noi tutti pensiamo alla mafia, al pizzo, alle estorsioni e magari tralasciamo di vista un problema ancora più grosso, che è certo figlio di questi macrofenomeni ma spesso viene sottaciuto dai più. Quante persone oggi a causa di una situazione economica difficile, persone che un lavoro l'hanno ma che per svariati motivi non percepiscono lo stipendio, o la cassa integrazione tarda ad arrivare o finita la disoccupazione cercano tra amici e conoscenti qualcuno che possa prestargli del denaro. Magari solo perché un figlio deve sposarsi oppure perché l'auto s'è rotta oppure per poter pagare l'affitto oppure perché piccolo imprenditore hai qualche difficoltà corrente. Quanti di questi sono respinti da finanziarie e banche e si ritrovano in mano all'usuraio del quartiere che all'inizio di promette semplicità e disponibilità, ma poi dopo aver pagato due/tre volte il tuo debito continua a chiedere e chiedere fino allo stremo. E poi quasi senza rossore in viso spesso a chiedere cifre esose non è nemmeno l'usuraio della porta accanto, ma lo Stato i servizi di riscossione, le banche etc....Una cosa stamane Italo l'ha chiarita subito, i debiti vanno pagati sempre e comunque nessuna sanatoria; ma un conto è pagare i propri debiti un conto è essere spogliato dei propri averi. Italo per tenere in piedi un’onesta attività imprenditoriale ha lottato con banche, usurai, tribunali e avvocati, è stato preda di una discriminazione ingiustificata. Alla fine aveva due possibilità: cedere alla disperazione oppure ribellarsi, uscire allo scoperto e denunciare.
Ha scelto la seconda via, e di questo anche oggi si è dichiarato orgoglioso, convinto che solo denunciando, solo venendo fuori sia possibile ridare speranza.
La storia di Italo è una storia di lotta contro la malavita e contro la solitudine in cui lo Stato la avevo abbandonato.
Oggi Italo ci ha portato in anteprima un cortometraggio che sarà proiettato alla Mostra del Cinema di Roma c'è la sua storia, tutta la sua vita concentrata in 15 minuti. Sarebbe bello mostrarla alla scolaresche di tutta Italia.
Nessun commento:
Posta un commento