Il tram a Palermo serve davvero?
Leggo in queste ore le dichiarazioni allarmanti della azienda SIS che costruisce le linee tram a Palermo, pare che per un ritardo dei pagamenti da parte del Comune siano sull'orlo del collasso con conseguente blocco dei lavori e licenziamento di oltre 300 operai. La notizia è gravissima perché testimonia l'incapacità, dimostrata tante altre volte, della ns classe di burocrati a gestire in tempi "europei" lavori pubblici di grande importanza. Penso a tutti i lavori di Italia 90 molti dei quali completati 20 anni dopo. Oggi con i cantieri aperti per il Tram abbiamo un problema traffico determinato dall'apertura dei cantieri in strade del tutto inadatte alla presenza di due linee tram a carreggiata protetta, ed un blocco eventuale dei lavori con conseguente sarebbe disastroso per la città, per il tempo perso, per i soldi già investiti e per i problemi già creati alla cittadinanza ed ai commercianti, per non parlare degli effetti gravissimi per gli oltre 300 operai impegnati nei cantieri. Ma io credo sia necessaria una riflessione intere strade, interi quartieri sono stati divisi dalle linee tram; quello che era il viale L.do Da Vinci, ad esempio, è percorso da un novello muro di Berlino che taglia definitivamente in due il quartiere, sono saltati circa 1500 stalli (parcheggi) per auto e ad oggi non conosciamo se e dove sono previsti parcheggi per i residenti per non parlare del verde eliminato e della compensazione di quest’ultimo, ad oggi del tutto aleatoria. A queste mie domande non è stato in grado di rispondere l’Assessore alla viabilità Giuffrè e non ha voluto rispondere (domandare è lecito rispondere è cortesia) la Sistema Tram Palermo convocata in audizione che ha preferito non partecipare ad un confronto con la Circoscrizione, impedendo ai cittadini di conoscere la portata del progetto nonché le soluzioni prospettare ai disagi creati ai residenti. E’ evidente che, in questa vicenda, c’è qualcosa che non quadra e mi piacerebbe capirne di più; il tram a Palermo è necessario ed è vitale che i lavori possano essere definiti al più presto, superando tutti i problemi burocratici eventualmente presenti. Un dubbio però resta se ci fosse stata una maggiore condivisione e partecipazione oggi tutto il progetto avrebbe molti più sostenitori di quello che in realtà ci sono?
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