Arcane: League of Legends è una serie animata sviluppata da Riot Games e Fortiche Production, ambientata nell'universo del celebre videogioco League of Legends. La prima stagione, composta da 9 episodi suddivisi in tre atti, è stata trasmessa su Netflix nel novembre 2021. Con uno stile visivo unico che combinava disegni pittorici e animazioni, la serie ha ricevuto elogi per la sua qualità artistica, la profondità della trama e il doppiaggio impeccabile. Nel 2024, la seconda stagione ha ampliato la portata della serie, introducendo temi filosofici ed esoterici, ed io l'ho finita esattamente questa notte.
Guardare Arcane è stato come immergersi in un caleidoscopio di tensioni, sogni infranti e speranze che si intersecano in un universo profondamente realistico, nonostante la cornice fantasy. La prima stagione, con il suo focus sulle città di Piltover e Zaun, delineava un mondo polarizzato, in qualche modo simile alle ns città, dove ricchezza e il privilegio sfacciato di pochi si ergono sul dolore e la devianza di molti. L'opulenza di Piltover non è solo un simbolo di progresso tecnologico, ma anche una lente che amplifica le disuguaglianze sociali. Zaun, invece, è la manifestazione della resistenza e del caos che nasce dall'emarginazione. È impossibile non sentirsi coinvolti dalle storie individuali che, come Vi e Powder (che diventa Jinx), incarnano il lato umano di questo scontro sociale. Per me palermitano è un po' come rivedere l'eterno conflitto sociale che c0è nella mia città divisa in modo purtroppo definitivo tra centro e periferie, in fondo i temi che vengono discussi a Piltover sono gli stessi di quelli di Via Libertà o del quadrilatero della ZTL mentre quelli di Zaun ricordano maledettamente i problemi giornarnalieri delle periferie dallo Zen a Brancaccio.
L'arco narrativo della prima stagione mi ha posto di fronte a questioni già conosciute, per chi come me ha studiato sociologia, e sono universali: il classismo, l'ascesa dell'elitarismo e il modo in cui malattie fisiche e mentali diventano parte di un sistema di oppressione. Silco, con la sua visione distorta ma profondamente comprensibile di un Zaun indipendente, rappresenta l'eterna lotta per il potere, mentre Viktor ci offre uno sguardo sulla fragilità e sull'ambizione umana. E qui emergono le domande: fino a che punto possiamo spingerci per cercare un equilibrio? Qual è il prezzo dell'aspirazione?
Nella seconda stagione, Arcane però è andata ben oltre, ci invita ad andare oltre i classici schemi sociologici , ampliando la prospettiva con temi esoterici e filosofici che affrontano la la ricerca dell'assoluto, attraverso la magia runica ma che in qualche modo ci ricorda tutte ke ns svariate esperienze esoteriche. la ricerca della verità, la ricerca del bello e del giusto, il ritorno ad un ordine dal caos della moltitudine. Il viaggio come metafora di crescita e la morte come necessaria per una nuova rinascita. La serie ci invita a riflettere su come la magia possa rappresentare il ponte tra il finito e l'infinito, tra il caos e l'ordine. È una forza che può elevare l'umanità verso una comprensione più profonda dell'universo, ma che, se mal gestita, può condurre alla rovina. Questo dualismo esoterico è il cuore pulsante della seconda stagione, che ci pone di fronte a domande fondamentali: fino a che punto possiamo spingerci nella ricerca dell'assoluto? E cosa rischiamo di perdere lungo il cammino?Ma il sistema tecnologico Hextech, che inizialmente rappresenta la promessa di progresso e speranza, si trasforma in un simbolo di potenziale illimitato ma anche di minaccia. Le rune selvatiche e la magia che ne deriva, ricercata per migliorare l'umanità, diventano metafore potenti, suggerendo che il potere e la conoscenza sono strumenti che possono elevare l'umanità, ma anche spezzarla.
La serie ci conduce verso un conflitto esistenziale: ovvero il desiderio di perfezione di per se giusto e necessario per migliorarci può però portarci all'autodistruzione se non riusciamo a bilanciare il nostro bisogno di crescita con l'accettazione delle nostre imperfezioni.
Ed è proprio qui che la serie brilla con un avvertimento esoterico e filosofico. Arcane esplora l'aspirazione alla perfezione mostrando come essa rischi di trasformarsi in un'illusione distruttiva. Viktor incarna questa tensione: il suo desiderio di trascendere i propri limiti fisici il proprio handicap lo spinge a compiere scelte che lo separano dagli altri e, in un certo senso, da se stesso. Il concetto di perfezione si rivela così una forza capace di alienare, e trasforma la sua autenticità in un'ossessione che lo consuma e con lui tutta l'umanità.
Guardando ogni puntata della serie notavo un invito a una meditazione sull'idea di società perfetta.
Noi che spesso citiamo la perfezione, come approdo della ns ricerca, dobbiamo sapere che in un mondo completamente "illuminato" e omogeneo, rischieremmo di cadere nella trappola della mente alveare, dove individualità, creatività e conflitti che generano innovazione vengono sacrificati per un'unità sterile. Proprio come accade in Arcane. Tuttavia, Arcane suggerisce un'alternativa attraverso il concetto di "principio uno": dell'amore o dell'armonia che celebra le differenze e le integra in un equilibrio dinamico. La diversità non è una debolezza, ma una ricchezza essenziale, e il confronto con l'altro diventa il fulcro della vera crescita.
In conclusione penso che il cuore pulsante della serie risieda nella celebrazione dell'imperfezione. È l'imperfezione che rende significativa la vita, che alimenta l'arte, la musica e le emozioni autentiche. L'eliminazione del dolore e della vulnerabilità potrebbe privarci di ciò che rende speciale l'esperienza umana. Arcane ci ricorda che proprio nel caos e nella lotta, troviamo ciò che è più prezioso: la bellezza, la libertà e il potenziale che nasce dall'accettazione delle imperfezioni.
Non solo la narrazione e i temi filosofici di Arcane brillano, ma anche la sua estetica visiva è una forza potente. Con i suoi disegni pittorici e animazioni straordinarie, la serie amplifica la profondità della sua storia e ci immerge completamente nel suo universo. Arcane non è solo intrattenimento: è una riflessione sull'essenza stessa dell'umanità. Raro, rarissimo trovare in una serie animata simili concetti e per questo dobbiamo ringraziare quei geni dei suoi creatori. Su Netflix se volete guardarla. è tra le serie più viste.
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