mercoledì 30 novembre 2016

Cremazione, diritto negato.




Apprendiamo dalla stampa del caso del Sig.Cesare  e dei suoi familiari a cui è stato negato il diritto ad essere cremato a Palermo, a causa di una Ordinanza Sindacale che vieta la cremazione ai non residenti, in realtà al Sig. Cesare, palermitano di nascita e residente per oltre 40 anni,  la cremazione sarebbe spettata in quanto si era trasferito solo da pochi mesi in Provincia; ma agli uffici comunali sembra abbiano rigettato la proposta.
Ancora una volta un caso di mala gestione che lancia ombre sul Servizio Cimiteriale del Comune di Palermo.
Ci domandiamo perché il responsabile comunale abbia, come sembra, avuto contatti esclusivi con l’Agenzia Funebre e non con la famiglia, perché non ha applicato la deroga che consente la cremazione ai cittadini che hanno lasciato la città nell’ultimo anno e perché non ha ritenuto valide le dichiarazioni dei familiari stessi?
Come sempre viene fatto un grosso favore alle Agenzie Funebri che non vedono l’ora di trasportare le salme, a costi esorbitanti, in giro per la Sicilia nell’unico altro impianto che si trova a Messina
Ma qualcosa vorremmo dire,  come So.crem Palermo e rappresentanti in città della Federazione Italiana per la Cremazione, operante in Italia per rappresentare e difendere i principi cremazionisti da oltre 130 anni: “Non riusciamo a comprendere  il senso dell’Ordinanza Sindacale che vieta la cremazione ai non residenti,   al momento infatti  i turni di cremazione, come risulta dal sito del Comune di Palermo  sono soltanto di uno a settimana quindi ci sarebbe spazio per accogliere anche i non residenti a Palermo, oltretutto questo consentirebbe  un ritorno economico a favore del Comune non indifferente., che consentirebbe un abbassamento dei costi manutentivi”.
Ma consentire la cremazione e facilitarne la scelta dovrebbe essere prioritario affinché ci sia anche una funzione calmieratrice del “caro estinto” , non tutti possono pagare oltre le spese “enormi” delle Agenzie anche un  ultimo viaggio della salma.
Volendo  si potrebbe, come già fatto in altri comuni italiani,  differenziare la cifra per la cremazione tra residenti e non, ma non c’è alcun dubbio che aumentare il numero delle cremazioni aiuterebbe certamente a coprire le spese di manutenzione dell’impianto, oggi elevate proprio per il ridotto numero di cremazioni annue.
Mentre in tutta Italia la Cremazione raggiunge quote del 30% a Palermo si fa di tutto per evitarla, a causa di una assenza di informazione, creando  sempre e comunque problemi ai familiari;  alcuni ns Soci mi raccontano di Agenzie Funebri che arrivano a chiedere anche 4.000 euro per i funerali in cui è prevista la cremazione;  tutto ciò denota da una parte la scarsa informazione della cittadinanza e dall’altra una non gestione  dell’Amministrazione Comunale ma denota anche comportamenti, certo di  pochi funzionari, al limite dei propri compiti e per questo inviterei il Sindaco  e l’Assessore competente ad approfondire.
L’Amministrazione di Palermo dovrebbe spingere i cittadini verso la cremazione, scelta che oltre ad avere un carattere  filosofico assume un carattere ambientale, stante che i cimiteri sono super affollati , non vorremo  spingerci a pensare che il non incrementare le cremazioni serva proprio a pressare per un nuovo cimitero e a distruggere altre zone verdi della città.
Noi come So.crem Palermo e come Federazione Italiana per la Cremazione ci siamo già detti pronti a collaborare con l’Amministrazione Comunale per diffondere la cultura e la scelta cremazionista;  la Legge della Regione Sicilia del 2010 prevede infatti che i crematori possano essere dati in concessione/convenzione alle So.Crem, Associazioni senza fine di lucro, che hanno come unico oggetto, come previsto dal Codice di Polizia Mortuaria,  la raccolta delle volontà Testamentarie dei propri soci in ordine alla cremazione ed alla eventuale dispersione delle ceneri, la promozione dei principi e l’assistenza alle famiglie.
Nel contempo chiediamo al Sindaco  se è già stato nominato il RUP per  l’avvio dei lavori per la costruzione del nuovo Tempio crematorio che preveda spazi per il commiato adiacenti e altri servizi,  se è stato acceso il mutuo per il finanziamento dell’opera e nel caso nulla sia stato fatto i motivi di tale ritardo.
Nello spirito di collaborazione che vogliamo instaurare ci sentiamo di  proporre anche la modifica del regolamento comunale differenziando per l’appunto i costi della cremazione per i non residenti  in città, ma con fermezza ci sentiamo di chiedere al Sig. Sindaco di ritirare l’Ordinanza che vieta ai non residenti la cremazione, non facciamo che un diritto della persona diventi un business per i soliti noti.

Nessun commento:

Posta un commento