Apprendiamo dalla stampa del caso
del Sig.Cesare e dei suoi familiari a
cui è stato negato il diritto ad essere cremato a Palermo, a causa di una
Ordinanza Sindacale che vieta la cremazione ai non residenti, in realtà al Sig.
Cesare, palermitano di nascita e residente per oltre 40 anni, la cremazione sarebbe spettata in quanto si
era trasferito solo da pochi mesi in Provincia; ma agli uffici comunali sembra
abbiano rigettato la proposta.
Ancora una volta un caso di mala
gestione che lancia ombre sul Servizio Cimiteriale del Comune di Palermo.
Ci domandiamo perché il
responsabile comunale abbia, come sembra, avuto contatti esclusivi con
l’Agenzia Funebre e non con la famiglia, perché non ha applicato la deroga che
consente la cremazione ai cittadini che hanno lasciato la città nell’ultimo
anno e perché non ha ritenuto valide le dichiarazioni dei familiari stessi?
Come sempre viene fatto un grosso
favore alle Agenzie Funebri che non vedono l’ora di trasportare le salme, a
costi esorbitanti, in giro per la Sicilia nell’unico altro impianto che si
trova a Messina
Ma qualcosa vorremmo dire, come So.crem Palermo e rappresentanti in
città della Federazione Italiana per la Cremazione, operante in Italia per
rappresentare e difendere i principi cremazionisti da oltre 130 anni: “Non
riusciamo a comprendere il senso
dell’Ordinanza Sindacale che vieta la cremazione ai non residenti, al momento infatti i turni di cremazione, come risulta dal sito
del Comune di Palermo sono soltanto di
uno a settimana quindi ci sarebbe spazio per accogliere anche i non residenti a
Palermo, oltretutto questo consentirebbe
un ritorno economico a favore del Comune non indifferente., che
consentirebbe un abbassamento dei costi manutentivi”.
Ma consentire la cremazione e
facilitarne la scelta dovrebbe essere prioritario affinché ci sia anche una
funzione calmieratrice del “caro estinto” , non tutti possono pagare oltre le
spese “enormi” delle Agenzie anche un
ultimo viaggio della salma.
Volendo si potrebbe, come già fatto in altri comuni
italiani, differenziare la cifra per la
cremazione tra residenti e non, ma non c’è alcun dubbio che aumentare il numero
delle cremazioni aiuterebbe certamente a coprire le spese di manutenzione
dell’impianto, oggi elevate proprio per il ridotto numero di cremazioni annue.
Mentre in tutta Italia la Cremazione
raggiunge quote del 30% a Palermo si fa di tutto per evitarla, a causa di una
assenza di informazione, creando sempre
e comunque problemi ai familiari; alcuni
ns Soci mi raccontano di Agenzie Funebri che arrivano a chiedere anche 4.000
euro per i funerali in cui è prevista la cremazione; tutto ciò denota da una parte la scarsa
informazione della cittadinanza e dall’altra una non gestione dell’Amministrazione Comunale ma denota anche
comportamenti, certo di pochi
funzionari, al limite dei propri compiti e per questo inviterei il Sindaco e l’Assessore competente ad approfondire.
L’Amministrazione di Palermo
dovrebbe spingere i cittadini verso la cremazione, scelta che oltre ad avere un
carattere filosofico assume un carattere
ambientale, stante che i cimiteri sono super affollati , non vorremo spingerci a pensare che il non incrementare
le cremazioni serva proprio a pressare per un nuovo cimitero e a distruggere
altre zone verdi della città.
Noi come So.crem Palermo e come
Federazione Italiana per la Cremazione ci siamo già detti pronti a collaborare
con l’Amministrazione Comunale per diffondere la cultura e la scelta
cremazionista; la Legge della Regione
Sicilia del 2010 prevede infatti che i crematori possano essere dati in
concessione/convenzione alle So.Crem, Associazioni senza fine di lucro, che
hanno come unico oggetto, come previsto dal Codice di Polizia Mortuaria, la raccolta delle volontà Testamentarie dei
propri soci in ordine alla cremazione ed alla eventuale dispersione delle ceneri,
la promozione dei principi e l’assistenza alle famiglie.
Nel contempo chiediamo al
Sindaco se è già stato nominato il RUP
per l’avvio dei lavori per la
costruzione del nuovo Tempio crematorio che preveda spazi per il commiato
adiacenti e altri servizi, se è stato
acceso il mutuo per il finanziamento dell’opera e nel caso nulla sia stato
fatto i motivi di tale ritardo.
Nello spirito di collaborazione
che vogliamo instaurare ci sentiamo di
proporre anche la modifica del regolamento comunale differenziando per
l’appunto i costi della cremazione per i non residenti in città, ma con fermezza ci sentiamo di
chiedere al Sig. Sindaco di ritirare l’Ordinanza che vieta ai non residenti la
cremazione, non facciamo che un diritto della persona diventi un business per i
soliti noti.
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