sabato 18 luglio 2015

Sicilia, avanti il prossimo... — Regnare Christum volumus!

"Sulla vicenda che da qualche giorno occupa le prime pagine dei giornali,  sappiamo ancora poco. Certo del Presidente, un Presidente scelto da una minoranza dei siciliani, sapevamo avere un certo stile di vita, ci avevano avvisato, se per questo, i suoi stessi concittadini; ma mai ci saremmo aspettati che da Presidente della Sicilia avesse continuato ad averlo. Non mi riferisco alle sue scelte personali e sessuali, ognuno nel proprio letto fa quello che vuole, ma ai suoi modi pubblici sguaiati e al suo modo di intendere la politica. È pur vero che dovevamo aspettarci un continio richiamo ad una antimafia di facciata, ad attacchi di panico, a situazioni del tipo "sono un genio incompreso" etc..., ma pensavamo, erroneamente,  che coloro i quali dovevano da li a poco collaborarlo  riuscissero a far dimenticare l'epoca Lombardo e potessero realmente aiutarlo a superare i suoi evidenti suoi limiti. Ma poi venne l'ora delle scelte degli Assessori e qui il ns pensiero subi un primo duro colpo, ai tempi di Craxi si sarebbe detto " nani e ballerine" ai ns twmpi cantanti e soubrette, da Battiato a Zichici, dalla segretaria alla studentessa fuori corso, (i malevoli dicono nelle grazie del suo altezzoso e onnipresente, ma  sempre con passo felpato, tutor), a tanti altri di cui abbiamo perso il ricordo, una 40na circa; che hanno avuto il pregio di dissanguare le casse delle regione, in alcuni casi di garantire affari, munnizza, acqua, formazione e in altri di fare le belle statuine. Poi sono arrivati i politici, o aspiranti tali, quelli che da roma dettavano ricette, mentre da palermo infilavano uomini nei posti di sottogoverno, quelli che c'è bisogno di una svolta politica e quelli dello stacchiamo la spina. In tutto questo bailamme la regione sprofondava vieppiu e nessuno sembrava accorgersene intenti a dire chi sarà il prossimo? Fino al giorno in cui un medico, uno che sbiancava l'ano e  rifaceva le tette e i nasi alla palermo "bene", a carico della sanita pubblica, convinto di essere al di sopra di tutto e tutti, si lasciava andare al telefono con l'amico Presidente tanto da assurgere al ruolo di consigliori.  Perche non dimentichiamo che il "personagetto" non solo si interessava di nomine e forniture ma anche di grandi progetti, appalti e commentava, consigliava, imponeva scelte all'amico al quale, presumibilmente, aveva rifatto parecchie cose, cosi ci sembra di capire leggendo certa stampa, fin troppo scandalistica. Fino al giorno fatidico in cui, il personagetto si lascia andare ad una frase per cui tutti oggi saltano sulla sedia. Frase che se detta da un mafioso avrebbe  realmente assunto un tenore di ben altro genere ma che detta da un tal personaggio,  senza piu freni inibitori e preso dai fumi del potere, sarebbe da derubricare quale "minchiata" detta non attivando i pochi neuroni che cmq un tal uomo di "grande prestigio", dovrebbe ancora possedere. Oggi quindi tutti a chiedere la "palle" del povero presidente, tutti ad accusarlo di una rivoluzione mancata, tutti a dire che ha gestito malissimo la cosa pubblica ma nessuno a dire che sono stati loro stessi a creare il mostro, loro stessi a metterlo su un piedistallo, loro stessi a farlo diventare cosi com'è; un povero guitto e saltibanco che mai e poi mai avrebbe, in una normale e sana competizione politica, potuto diventare Presidente. c'è chi getta acqua sul fuoco, perche non è il momento di nuove elezioni e sopratutto perché  il rischio reale sarebbe quello di consegnare ad altri, ancora piu inetti,  la regione sicilia; altri ancora spingono per le elezioni sapendo di poter perdere ma il per solo fatto di partecipare, si sfamerebbe la loro affamata ed egoica anima, anche perche sanno di avere amici potenti a Roma.  Il Presidente è sinceramente dilaniato e non solo fisicamente, in quanto ancora oggi non riesce a spiegarsi come sia riuscito ad arrivare a quella poltrona in quel fantastico palazzo e di come abbia potuto inanellare cosi tanti errori ed aspetta ancora una volta che l'amico dal  passo felpato possa risolvere, con un colpo di genio, la difficile questione. Ma oggi anche Lui, l'amico,  intravede il viale del tramonto, molti amici li ha persi strada facendo, altri lo hanno tradito ma sopratutto si sono allontanati quelli che nell'oscurita di certi luoghi "riservati" gestiscono il vero potere. Tant'è che oggi le notizie escono dai palazzi di giustizia, ma non da quelli palermitani, dietro c'è una sapiente regia, una manina che è ancora pronta a fornire notizie alla bisogna. E La domanda che ci dobbiamo porre è: per conto di chi la manina sta operando?  visto e consideraro che i politici,  fino ad ora descritti, non riescono neppure a sapere quel che fa la loro mano manca.  Possibile che ambienti "particolari"  tra una operazione di finanza  internazionale, tra la gestione di un carico di munnizza, tra un appalto e un mantello ed un cilicio abbiano deciso che per il guitto e il suo fido amico sia arrivato il tempo. In lontanaza altri scaldano i motori, futuri salvatori della patria, altri che ci verranno descritti come integerrimi, probi e al di sopra di ogni sospetto e che magari hanno amicizie trasversali altolocate  ma anche e sopratutto una forte benedizione? 

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