
E’ inaccettabile che
ancora oggi ad anno scolastico iniziato i funzionari responsabili dei
procedimenti amministrativi forniscano risposte vaghe, senza prendersi davvero
carico della predisposizione del servizio che era da prevedere con forte
anticipo.
«La mancata predisposizione
del trasporto – continua Li Muli -, impedendo o limitando l’esercizio del
diritto allo studio delle persone con disabilità, configura non solo una
violazione della normativa specifica, ma una vera e propria discriminazione e
una violazione di un diritto fondamentale qual è quello allo studio.
La mancanza di risorse per gestire i servizi è reale e le
difficoltà in cui operano i funzionari comprensibili, ma tuttavia non
giustificabili. E non sono certo sufficienti i fondi che la Regione Sicilia ha
già stanziato che cmq sono utilizzabili solo per l’assistenza alla persona e non per lo studio. E certamente la
confusione sul destino delle province siciliane non contribuirà a risolvere la
questione, con buona pace di una rivoluzione mancata.
Come sempre – conclude Li Muli – sono le persone più deboli a pagarne le conseguenze
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