Ho imparato ad apprezzare la cultura araba sui testi di Filosofia Politica e seguendo il corso di Lingua Araba all'Università di Palermo e da quel momento l'arte, la cultura, la religione musulmana e la lingua araba mi hanno toccato profondamente, con il solo rammarico che a distanza di anni ovviamente il mio arabo si è del tutto dissolto come ghiaccio nel deserto. E' per questo motivo che desidero rivolgere ai tutti i fratelli musulmani
il mio sincero augurio affinché il Ramadan possa essere davvero
"generoso" con loro.
La celebrazione del Ramadan deve rappresentare per tutti noi, che viviamo sullo stesso suolo e nella stessa patria
di molti fratelli di religione musulmana, un periodo di riflessione e di
crescita nella direzione dell'accoglienza, della tolleranza e del rispetto dei diritti della persona qualunque sia il suo credo e la presenza ieri di Papa Francesco a Lampedusa, proprio qualche ora prima dell'inizio del Ramadan, non può e non deve passare inosservata. La speranza è che il Ramadan possa, in qualche modo e
nel rispetto che è dovuto a chi la pensa diversamente da noi, essere...per
tutti. Affinché il Ramadan possa donare a tutti noi, sia che lo
viviamo dall'interno come musulmani sia che dall'esterno come, nel mio caso, sincerità di cuore, disponibilità alla moderazione, alla fratellanza, all'uguaglianza ed
alla preghiera, al Grande Architetto creatore dell'Universo. In sha Allah.
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