Così, mentre dell’ordinanza Zona a Traffico Limitato (ZTL) di corso Vittorio Emanuele e della aree pedonali correlate – nel quale è previsto l’itinerario arabo-normanno – potranno usufruire e godere solo i normodotati, le persone con disabilità resteranno come al solito ai margini.
Le loro autovetture, infatti, non potranno accedere alle isole pedonali e alle vie a traffico limitato. A denunciarlo è Maurizio Li Muli, consigliere Pd della V Circoscrizione, ritenendo l’ordinanza in questione illeggittima a da revocare immediatamente.
«La normativa è chiara – tuona Li Muli -. L’art 11 del DPR 503 del 1996 recita con chiarezza che le auto a servizio di persone disabili e munite di contrassegno possono circolare anche in aree a traffico limitato e pedonali. Io stesso sono stato testimone del blocco di un auto di turisti con regolare contrassegno e disabile a bordo, che volevano percorrere il tratto di Corso Vittorio Emanuele da Porta Garibaldi. La Polizia Urbana li ha fermati, sostenendo che la zona poteva essere transitata solo da residenti e altri autorizzati, mentre le auto a servizio di persone disabili non avevano l’espresso permesso dall’amministrazione comunale».
In una sola parola: vergognoso. Ora si attende che l’assessore al Traffico dica quanto sia a conoscenza di un “errore” così incredibile, ponendovi immediatamente rimedio.
«Anche perché – prosegue il consigliere di circoscrizione – trovo assurdo che ancora oggi si commettano tali grossolani errori. Spero che l’assessore e il sindaco vogliano intervenire subito per cambiare l’ordinanza. In una città in cui non c’è il Piano di abbattimento delle barriere architettoniche previsto dal 1986 e dove i parcheggi disabili sono spesso occupati da cittadini incivili, non possiamo consentire che anche l’amministrazione comunale crei ulteriori impedimenti per la circolazione delle persone disabili».
Gilda Sciortino
O
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